"FAKE NEWS" SQUALLIDE SU BARBAS. "Non è vero che non ho da mangiare". La telefonata e l'affetto di Sticchi Damiani
Il Presidente del Lecce ha telefonato all'indimenticato centrocampista giallorosso che ha smentito le voci sul suo presunto stato di indigenza
BUENOS AIRES - "Non è vero che non ho da mangiare, sto bene, tranquilli e grazie dell'affetto: vi amo sempre, amo i tifosi del Lecce e sono riconoscente del loro affetto infinito".
Juan Alberto Barbas, "Beto" rassicura tutti al telefono e smentisce le "fake news" circolate in queste ore sul suo presunto stato di indigenza economica.
A precipitarsi al telefono tra i primi è stato il Presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani, a cui Barbas ha spiegato la reale situazione in cui vive. Ecco le rassicurazioni dell'ex centrocampista della Nazionale argentina, inserito nella lista dei 100 calciatori più forti di sempre a detta di Diego Armando Maradona (FOTO SOPRA SOTTO LA CURVA NORD DOPO L'AMICHEVOLE DEL TRENTENNALE DALLA PRIMA STORICA SERIE A DEL LECCE, ORGANIZZATA DA SOLOLECCE.IT).
Barbas fa chiarezza sulle sue condizioni: le sue parole - "C'è stato un grande equivoco. Ho fatto una intervista con il 'Clarìn', prestigiosa testata giornalistica argentina, in cui ho semplicemente detto che al momento sono senza lavoro a causa dell'emergenza sanitaria legata al diffondersi del coronavirus e che sono costretto, come tutti, a restare obbligatoriamente a casa in isolamento con lo stretto necessario per vivere. Una mia libera scelta, non è vero che sono a casa senza neanche da mangiare. Sono stato travolto dalle telefonate, all'inizio non capivo il perchè di tanta improvvisa visibilità alla mia situazione, poi ho letto anche io l'intervista e mi sono arrabbiato. Sto bene, ho tre figlie grandi e che non mi fanno mancare niente, sono diventato nonno, sono solo un allenatore di settore giovanile attualmente disoccupato, come tanti, ma non è che non riesco a vivere".
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