TERZO MONDO SALENTO: decine di volte chiede aiuto, muore 24enne partoriente e il suo bambino
Drammatico epilogo per una vicenda che adesso è finita sotto la lente di ingrandimento della magistratura
LECCE - Una gravidanza finita in tragedia, con la morte della madre del nascituro e l'aborto del piccolo.
A perdere la vita una 24enne residente a Monteroni di Lecce e proveniente dalla Nuova Guinea, Aissatou Bah il suo nome.
Inutili i tentativi di salvarla in extremis, dopo averla fatta abortire e dopo che la giovane donna per settimane aveva implorato i medici dell'ospedale di Lecce di approfondire con dei controlli i malesseri che venivano liquidati come semplici eventi dettati dallo stato di gravidanza.
E invece Aissatou non si sentiva bene, andava e veniva in pellegrinaggio dal “Fazzi” di Lecce con dolori sempre più forti, atroci nell'ultimo periodo, quando finalmente è stata ricoverata in Ginecologia. Ma da quel reparto non è uscita viva né lei né il corpicino che portava in grembo.
Il marito della giovane ha immediatamente denunciato quanto accaduto alla Squadra Mobile della Questura di Lecce, presentando un esposto-querela che ha attivato la magistratura che ha aperto un'inchiesta.
Secondo le prime ricostruzioni della vicenda ben tre volte durante la gravidanza la donna avrebbe richiesto l'intervento del 118, venendo soccorsa dagli operatori di primo soccorso, trasportata in ospedale, per poi essere sempre rimandata a casa. Tante altre volte si sarebbe recata in ospedale spontaneamente accompagnata dal marito con nausee, vomiti, inappetenze, tutti sintomi considerati di routine dai medici visto il suo stato di gravidanza.
Una lettura si direbbe sbrigativa, visto che nel 2022 siamo costretti a registrare la morte della donna e del nascituro. Morte che ora dovrà essere spiegata anche dal punto di vista medico.
Commenti