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Su SoloLecce.it: parla l'avvocato Zambrini "3-0 a tavolino possibile, ma..."

La parola all'esperto di diritto sportivo

04.02.2016 12:46

LECCE - Come sempre SoloLecce.it ha scelto di andare in profondità, sviluppare il tema-caldo di questi giorni. E cercare delle risposte, le più attendibili possibili. Cosi abbiamo intervistato l'avvocato Cristian Zambrini (FOTO SOTTO), esperto di diritto sportivo, che già abbiamo interpellato con successo nei casi del calcioscommesse e delle vicende Benassi-Ferrario. Un'intervista solo per SoloLecce.it.

La regola - "In questo caso c'è una norma che parla chiaro, oltre alle disposizioni del Codice di Giustizia Sportiva di cui si è parlato in questi giorni (all'articolo 17): è la regola 6 del Regolamento del Gioco del Calcio, al quale fa riferimento anche l'AIA nella sua applicazione. Il comma 3 di questa regola stabilisce che <determinandosi l'assenza di uno degli assistenti designati l'arbitro dovrà fruire di assistenti di parte, richiedendo a ciascuna società di designare all'uopo un loro tesserato idoneo a svolgere tale funzione>. E' molto semplice: non essendo il magazziniere un tesserato del Lecce, la regola dà torto al club giallorosso".

La difesa possibile - "Il Lecce, però, ha comunque buone motivazioni da esibire nella sua memoria difensiva. Intanto la società può appellarsi all'unicità del caso, che non ha precedenti specifici nei professionisti. Inoltre in questo episodio, oltre ad un pizzico di superficialità da parte del Lecce, c'è sicuramente una negligenza dell'arbitro, che non ha seguito alla lettera tutte le procedure per reperire un altro assistente ufficiale all'interno dello stadio. In virtù della normativa l'arbitro, constatata l'impossibilità dell'assistente di proseguire la partita, avrebbe dovuto chiedere alle 2 squadre di fornire un loro tesserato come "assistente di parte" per continuare la gara, previo accertamento dello "status" di tesserato del soggetto in questione. Per come si sono svolti i fatti, è evidente che tale controllo non sia stato eseguito dall'arbitro e quindi il direttore di gara ha le sue responsabilità. Insomma, anche il Lecce ha dei buoni motivi per chiedere la conferma del risultato sul campo o in alternativa la ripetizione della gara, come previsto altrimenti dalle normative. Un'altra <pena> per i giallorossi potrebbe essere un'ammenda. Di sicuro in ogni caso non sarà una decisione facile, quella del Giudice Sportivo, e che poi, ricordo, potrà essere anche appellata dalle parti, sino al giudizio definitivo".

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