IL CALCIO PUGLIESE PIANGE ANCORA: 24enne arbitro travolto e ucciso. Vogliamo giustizia per Antonello
Drammatico episodio di cronaca nella notte ieri a Bari: il cordoglio dell'AIA di Lecce
BARI - Il calcio pugliese piange ancora, ma questa volta reclama anche giustizia.
Giustizia per Antonello GIordano, un giovane 24enne, un ragazzo modello, arbitro impegnatissimo nel sociale e nella vita della sua Sezione, l'AIA di Bari, ma anche così giovane e lanciato verso le massime categorie arbitrali della Puglia, l'Eccellenza e la Promozione.
Antonello è morto centrato in pieno da un auto che procedeva contromano, al quartiere Poggiofranco di Bari. Era sulla sua moto, l'impatto tremendo non gli ha dato scampo.
Ora l'AIA di Bari, l'AIA italiana tutta piange un altro arbitro morto, ucciso da un folle adesso ai domiciliari con l'accusa di omicidio stradale. Serve giustizia per questa vita spezzata, noi di SoloLecce.it seguiremo questa vicenda passo per passo, anche se non siamo un giornale on line di Bari non molleremo di un centimetro la storia di Antonello, un ragazzo come i nostri fratelli, come i nostri figli.
Una morte che ha sconvolto anche il calcio di casa nostra, come ha scritto in una nota il Presidente dell'AIA di Lecce Paolo Prato che dal sito ufficiale dell'AIA leccese si è stretto al dolore dei fischietti di Bari.
Il comunicato dell'AIA di Lecce - "Il Presidente dell'AIA di Lecce, il Consiglio Direttivo e gli associati tutti partecipano al dolore straziante che ha colpito in queste ore la consorella Sezione AIA di Bari che ha perso un nostro giovane amico, l'arbitro Antonello Giordano. Antonello è morto ieri sera nel quartiere Poggiofranco in un tragico incidente stradale. Il nostro collega era uno dei giovani tra i più attivi collaboratori sezionali della famiglia arbitrale barese, oltre che un fischietto già giovanissimo abitualmente sui campi più importanti di Puglia nelle massime categorie regionali. Antonello lascia un vuoto incolmabile anche tra i tanti associati leccesi che con lui hanno collaborato e condiviso la nostra straordinaria passione".
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