LECCE - Marco Baroni non si fida dei problemi del Crotone e mette in guardia i suoi in vista della partita di domani.

Ecco i temi “lanciati” sul tavolo dal tecnico giallorosso alla vigilia di questo impegno di campionato dei giallorossi, qui in sintesi, sotto nella versione video integrale.

Attenzione - “Affrontiamo una squadra che a inizio stagione era accreditata per lottare per i primi due posti in classifica, ha avuto delle difficoltà e le ha pagate con questa condizione di classifica, ma questo è un campionato che non guarda in faccia i nomi o i grandi investimenti di alcuni club. Stanno bene, a dispetto dei risultati. Ci vorrà coraggio e fiducia”.

Solidità e numeri - “Non cerco alibi, la critica è costruttiva, ma vorrei ricordare che nelle ultime sei abbiamo realizzato tre vittorie e tre pareggi. A Como abbiamo collezionato 76 ingressi nell'area avversaria, lo stesso ad Alessandria. La B è questa, ma posso dire che il Lecce ha una solidità che si sta confermando partita dopo partita. E poi abbiamo tutti i differenziali statistici a nostro favore: il maggior numero di pali, il maggior numero di tiri in porta, la miglior differenza reti, tra tiri fatti e subiti mettiamo a referto attualmente un +65 spaventoso, il secondo posto in questa classifica è del Frosinone con un +35. Abbiamo preso dieci pali, la Cremonese tre. Sono numeri oggettivi”.

Equilibrio - “Non siamo in alto in classifica per caso, dunque, abbiamo un sistema di gioco che funziona e abbiamo raggiunto un nostro equilibrio. Ad Alessandria abbiamo preso un tiro, a Como sbagliato un rigore per vincerla”.

Modulo - “Il 4-2-3-1 è una alternativa quando affrontiamo un certo tipo di squadre. Ad Alessandria era importante avere un uomo tra le linee, ma non è questo il nostro vestito. In tutta la settimana lavoriamo su dei principi, i calciatori sanno bene cosa fare. Non cambio, a meno che non ci siano condizioni tali da portarci dei vantaggi”.

Infortuni - “Credo che Dermaku possa recuperare in un paio di settimane, sta forzando i tempi ma ci sono degli step obbligati per un intervento chirurgico che ha dei tempi precisi, anche per le ferite. Su Faragò sarà lo staff sanitario nei prossimi giorni a definire i tempi, Asencio lo portiamo in panchina ma sta lavorando in differenziato dopo un lungo stop per coronavirus e inattività. Intanto lo portiamo con noi anche per farlo stare in panchina”.

Formazione - “Ragusa si è allenato forte, deve assimilare dei meccanismi ma è probabile che parta titolare. A centrocampo abbiamo tre interni, Bjorkengren, Helgason e Majer: giocheranno tutti, chi prima e chi subentrando. Stesso discorso vale per Simic e Tuia, uno dei due partirà titolare, poi l'altro avrà spazio a partita in corso”.