Dal "trenino" di Strambelli al poker di Foggia: OCCHIO LECCE, quando è derby vogliono farti la pelle
Il tema di oggi è la "sofferenza" dei giallorossi nelle gare con le pugliesi
LECCE - In questo campionato di Lega Pro se c'è una cosa che non mancherà per il Lecce saranno i derby, tra Francavilla, Taranto, Monopoli, Fidelis Andria e Foggia contemporaneamente nello stesso girone.
Partite tutte complicate, sotto l'aspetto mentale e tecnico: se infatti il Foggia è una squadra di livello e di tradizione, per cui non ha niente da temere nei confronti diretti, le altre pugliesi e salentine vivono la loro "inferiorità" al Lecce e ai suoi trascorsi, trasformando ogni derby in autentiche battaglie, che negli ultimi anni hanno avuto costi pesantissimi in casa giallorossa, in termini di punti e di speranze di tornare in Serie B.
Impossibile dimenticare il "trenino" di Strambelli al debutto al "Via del Mare" del Lecce di Asta (Lecce-Fidelis Andria 1-3, al ritorno 0-0 e rincorsa del Lecce bloccata), il pareggio amaro al 90' in casa del derelitto Martina Franca (1-1), la debacle di Foggia con l'esonero proprio di Asta (4-0).
Insomma, dati alla mano uno dei problemi del Lecce dello scorso anno è stato il fattore-derby. Da risolvere in fretta, in questa stagione, vista la quantità di avversarie della stessa regione.
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