L'AVVERSARIO: perso Suso il Genoa passa dai piedi di Laxalt. Che coppia Pavoletti-Gakpé. L'ANALISI
Il grifone chiamato a non deludere al debutto: il Lecce punta ancora sull'effetto sorpresa
GENOVA - Dal miracolo Crotone alla realtà esigente del Genoa: un bel salto per il tecnico del grifone Ivan Juric (FOTO SOPRA), prossimo avversario dei giallorossi, intraprendente nel suo 3-4-3 spiccatamente offensivo.
Nonostante il passaggio di categoria l'allenatore croato non ha intenzione di mutare la sua vocazione all'attacco, in una piazza in cui è stato recente bandiera da calciatore e dove è chiamato ora ad affermarsi da tecnico emergente, sullo sfondo di un un'epoca (per Preziosi) meno opulenta e spendacciona degli ultimi anni. Il suo Genoa "al risparmio" dovrà trovare il modo per consolidarsi a certi livelli, sempre ancora lontani dall'Europa ma anche a distanza dalla linea di galleggiamento delle zone calde della Serie A. Oltre queste aspettative non si può andare, oggettivamente.
Il "verbo" del mister è sempre lo stesso: grande pressione, altissima, quando non c'è possesso del pallone, rapidi passaggi e sovrapposizioni costanti quando ci si muove rigorosamente palla a terra, sfruttando le doti dei vari Gentiletti, Izzo, Ocampos, Lazovic, Luca Rigoni, Rincon, Pandev, tutta gente "tecnica", che sa lavorare il pallone a prescindere dal ruolo in campo.
Perso Suso molti palloni passano dai piedi di Laxalt, autentica rivelazione dello scorso campionato (a Bologna era passato per meteora, a Empoli per fantasma, a Genova è diventato inamovibile). In avanti il riferimento è Pavoletti (strana la scelta di Conte di lasciarlo fuori dalla lista dell'Europeo), con Gakpé in "aiuto" nel reparto, abilissimo nelle sponde.
Dura, durissima, per i giallorossi di Padalino, chiamati comunque a crederci, con la possibilità di sfruttare ancora l'effetto sorpresa ma soprattutto lo scarto di preparazione tra le 2 squadre: il Genoa è al debutto ufficiale, il Lecce già alla 3° uscita stagionale. Potrà rivelarsi un vantaggio?
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