
Sulla carta il PUGNO DI FERRO: per la FIGC "esclusione dal campionato" a chi viola il protocollo anti-coronavirus
Per la ripresa dell'attività agonistica la FIGC vuole essere sicura: nessuna violazione, altrimenti la squadra non gioca
ROMA - Sulla carta non ci saranno sconti per quelle squadre che in allenamento violeranno le regole del protocollo sanitario anti-coronavirus adottato dalla FIGC e approvato dalla task-force governativa.
Chi non rispetterà le norme in maniera molto rigida o chi userà positività di comodo per avere dei vantaggi in classifica rischia sino all'esclusione dal campionato.
La FIGC ha scelto di usare il pugno di ferro, mettendolo nero su bianco e dando mandato ad una pattuglia di ispettori di verificare le venti squadre di Serie A e i rispettivi centri di allenamento.
Nei giorni scorsi è stato monitorato anche il Lecce, che ha superato il primo turno dei controlli. Gli ispettori hanno acquisito in quella circostanza tutti i risultati dei tamponi e dei test sierologici sin qui effettuati dall'intera rosa.
Con il Lecce sin qui sono stati ispezionati solo Fiorentina, Lazio, Milan, Napoli, Roma, Cagliari e Inter.
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