DONATI: "ora la mia CHAMPIONS si chiama SALVEZZA. Vi racconto il mio isolamento"
Le parole del terzino del Lecce dalla sua abitazione, dove sta fronteggiando come tutti l'emergenza coronavirus
LECCE - Dopo aver coronato il sogno di gioare in Champions League con il Bayer Leverkusen Giulio Donati insegue una salvezza con il Lecce, più o meno dallo stesso valore sportivo.
In queste ore il terzino giallorosso ha parlato con i tifosi in diretta Instagram sul canale ufficiale del Lecce. Ecco le sue parole.
Cucina e tv - "Sto bene, non sono preoccupato, ma questa situazione non si deve sottovalutare. Possiamo uscirne presto, se rispetteremo tutte le norme che ci sono state date. Sono a Lecce con la mia compagna e mia figlia, passiamo il tempo in cucina e davanti alla tv, sento i compagni con videochiamate e messaggi, insieme abbiamo voluto fare una piccola donazione all'ospedale di Lecce".
Vita quotidiana - "Mi manca molto il campo, il calore dei tifosi, fuori dal campo qualche cena con gli amici, la colazione nei punti di ritrovo, le passeggiate. Torneranno presto".
Hobby - "Non sto seguendo una dieta particolare, sto cercando solo di essere attento a pasta e dolci, non allenandomi al completo brucio di meno quindi ci sono più rischi. In cucina me la cavo, sin dagli anni della Germania. La mia giornata tipo è una corsetta sotto casa dopo la sveglia, gli esercizi che ci ha fatto pervenire lo staff atletico, poi il pranzo, la mia bambina, un po' di divano e tante telefonate".
Ritorno - "Il progetto tecnico del Lecce era molto invitante, anche perchè a me piace molto quello che Liverani chiede ai terzini. Anche la società è stata molto corretta, in tutto".
Compattezza - "La nostra forza è il gruppo e oramai lo sappiamo tutti, è un fatto determinante per chi deve salvarsi, ci sono tanti ostacoli da superare e si possono superare solo insieme. Ogni punto, ogni partita è cruciale per centrare l'obiettivo".
Fiducia - "Tra calcio tedesco e italiano ci sono tante differenze, lì c'è meno tattica, un atteggiamento più spregiudicato. La Champions League è stato un sogno che si è avverato, sono davvero orgoglioso di averci preso parte. Dopo sette anni avevo bisogno di tornare in Italia, un calcio più avvincente, adrenalinico, passionale. Abbiamo un grande obiettivo che è la salvezza, avrebbe lo stesso valore che andare in Champions".
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