Su SoloLecce.it. LE PAGELLE POCO SERIE. Non prendetele sul serio
Tornano le nostre "freddure" sulla prestazione dei giallorossi: da non perdere
COMO - Anche per questo turno di campionato ecco le pagelle poco serie di SoloLecce.it. Da non perdere, ma anche da prendere non troppo sul serio…, mi raccomando!
FALCONE - Sul rigore è reattivo e fortunato, col “gambone” ci arriva nonostante si fosse già auto-spiazzato come sempre da mezz'ora. Prima e dopo soltanto pasticci, il rigore causato in associazione a delinquere con Baschirotto e la dormita pesantissima sul gol che decide la partita. Qualche bella parata plastica, ma non bastano. VOTO 5.
DORGU - Ah, non era Gotti il pazzo a fargli fare 10 ruoli su 11? E pensare che qualche DS aveva fatto il leone in Sala Stampa annunciando finalmente l'arrivo di “un allenatore che avrebbe rimesso tutti al loro posto, un animale da campo e non un filosofo”. Cambiando ruolo ogni partita stava, cambiando ruolo ogni partita sta. Seminando danni. VOTO 4.
BASCHIROTTO - Davvero complimenti per l'entrata su Cutrone che causa il rigore. Una buona entrata da Promozione Veneto. Tanto domani ci sarà pur sempre un coglione che dirà che quello non è rigore, qualcuno con la cultura calcistica appunto della Promozione Veneto, quella per cui basta arrivare primi sul pallone, travolgendo tutto e tutti, e in automatico diventa tutto buono. Il regolamento della foresta. Come se per assassinare una persona ed essere innocente basti prenderci un aperitivo. VOTO 4.
JEAN - Fa una bella chiusura subito e ci emozioniamo. Poi Strefezza, Cutrone, Nico Paz e pure i passanti dello stadio lo umiliano. Indecente, un elemento indecente. Giocando senza sarebbe meglio, pure in 10. VOTO 4.
GALLO - Prestazione scolastica, non può forzare e si vede. Grazie lo stesso, sacrificio inutile. VOTO 5.5.
OUDIN - L'ultima corsa l'aveva fatta di notte, la notte tra le più ridicole della storia del Lecce, una notte da club di 3° Categoria. Perché mettersi a correre oggi? Prova un gioiello per regalarci una autorete, ma non ci riesce. Da un anno gioca da ex calciatore, chi non se ne accorge è in chiara malafede. VOTO 4.
COULIBALY - Ci mette tanto agonismo, almeno quello. Salva un gol. VOTO 6.
SANSONE - Entra a cavalli scappati, per farsi prendere in giro anche questa volta. Metti che qualcuno si arrabbi ad avere torto laddove risultasse utile… S.V.
PIERRET - Mamma mia… Visione di gioco parrocchiale, contrasti vinti 0. E pensare che va in giro presentandosi per centrocampista. VOTO 4.
KABA - Peggio di Pierret, con 2 ferri da stiro montati al contrario al posto dei piedi. VOTO 4.
RAFIA - Imbarazzante che uno così trovi udienza in Serie A. Imbarazzante. VOTO 4.
MORENTE - Con Pierotti canta e porta la croce, gli unici 2 a metterci qualcosa che si avvicini seppure lontanamente alla dimensione spazio-temporale del gioco del calcio. Ma poi entrambi devono appoggiarsi sul nulla cosmico, ossia Krstovic. VOTO 6.
KRSTOVIC - Contento Corvino, contenti tutti. Quanto squallore, tanto squallore, solo squallore. VOTO 4.
REBIC - Appassito. VOTO 5.
PIEROTTI - E' il migliore del Lecce, l'unico in grado di dare del tu al pallone, l'unico anche a mostrarci le palle. VOTO 6.
BONIFAZI - Dunque esiste. Bentornato nel calcio giocato. S.V.
GIAMPAOLO - Alla vigilia ha millantato un Lecce sangue e arena e ha mandato in campo 11 bamboline di pezza, scarse tecnicamente, indecenti tatticamente (colpa sua), prese a pallonate e prese anche per il culo dal palleggio del Como. Con i cambi apre un buco da vero “maestro”, di 20 metri per 20 a centrocampo, roba da pazzi. Al resto aveva pensato il buon Corvino regalandogli il peggior attacco della storia del club e una serie di elementi imbarazzanti per il calcio come Jean, Pierret, Kaba, Rafia, Oudin. Quando è così anche l'unico che passa per “forte” tra virgolette (Dorgu) lo devi spostare per rimediare al caos generale e fargli fare anche a lui la giusta brutta figura. Disastro totale. Se il suo Lecce è questo qui si inabisserà velocemente all'ultimo posto verso una serena, tranquilla e soprattutto meritata retrocessione. Chi non tira in porta, chi non produce qualcosa che si avvicini a un concetto anche primordiale di calcio, anche arrangiato e non per forza “stellare”, merita questo. E lui è il condottiero di gran lunga della squadra più scadente del campionato. VOTO 4.
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