ABBATTISTA, L'ORA DELLE DIMISSIONI. Terremoto nella CAN A e B: lascia l'arbitro molfettese
Il fischietto molfettese ha preso la decisione: "basta con questa AIA". E piovono accuse pesantissime
MOLFETTA - Ennesimo terremoto nell'AIA: a stagione in corso sbatte la porta l'arbitro Eugenio Abbattista, classe 1982 ex fischietto di A (16 presenze in carriera), prima di intraprendere la strada da “varista”, dietro ai monitor della Sala VAR di Lissone (Monza e Brianza).
In una lunga lettera di addio inviata nella chat arbitrale della CAN di A e B Abbattista non ha motivato il suo addio in maniera diretta, non lesinando però espressioni di critica aspra verso colleghi ancora in campo e dirigenti arbitrali ai massimi livelli.
“Scendo da un treno che è impantanato nella puzza del pregiudizio”, ha scritto Abbattista, “l'AIA attuale è stuprata da mestieranti della politica e del voto”, solo per citare un paio di passaggi chiave.
Abbattista, alla CAN A e B da ben 11 anni, “VAR PRO” in questa sua seconda carriera senza fischietto, lascia a 41 anni secondo indiscrezioni trapelate per non aver ricevuto l'autorizzazione da parte del Presidente Pacifici a parlare pubblicamente per rettificare alcune menzogne che avrebbero viaggiato di bocca in bocca in questi mesi sul suo conto, nell'ambiente arbitrale e anche sui media.
A questa richiesta di autorizzazione (stando alla ricostruzione di parte di fonti vicine ad Abbattista) sarebbe seguito il silenzio tombale dell'AIA che ancora non si è espressa sulla richiesta stessa.
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