LECCE - E' sempre vivo l'interesse della cordata di imprenditori salentini che intendono rilevare il Lecce.

Conferme - La conferma arriva dal Consigliere Provinciale Giovanni Tundo, che insieme ad altri 4 imprenditori del territorio si dice pronto a rilanciare il club giallorosso. "La nostra disponibilità a rilevare il club c'è sempre", esordisce in una intervista a SoloLecce.it, "se l'attuale proprietà dovesse decidere di fare un passo indietro, magari consegnando le quote societarie al Sindaco, noi saremmo pronti a fare la nostra parte. Con un progetto innovativo, ma che vuole partire da zero".

L'incontro - Oltre a Giovanni Tundo verrebbero coinvolti in questa operazione Amorino Ingrosso, Roberto Fatano, Marcello Barone ed un altro imprenditore salentino che per il momento ha deciso di non uscire allo scoperto, rimanendo nell'anonimato. Per martedì prossimo è fissato un nuovo incontro tra i 5, poi magari già entro la fine della prossima settimana gli esponenti della cordata potrebbero organizzare una conferenza stampa, per illustrare il progetto nei dettagli.

Idee chiare - "Noi le idee le abbiamo già chiare", sottolinea Tundo, "perchè la squadra di calcio del Lecce è patrimonio del territorio: vogliamo coinvolgere tutto il Salento, lanciando l'Unione Sportiva Lecce Salento d'Amare. Sì, il nostro Lecce si chiamerà così, assumerà questa denominazione. Oltre a rilanciare la squadra sarebbe questa una grande opportunità, anche sotto l'aspetto promozionale. Del resto, di questi tempi per portare avanti un progetto ambizioso nel calcio è indispensabile unire le forze. Una persona da sola non può bastare".

Niente aste, niente Tesoro - "Con Savino Tesoro non abbiamo nessuna intenzione di intavolare trattative. Non ci interessa. Non partecipiamo ad aste o a cose del genere. E' Tesoro che ha annunciato il suo disimpegno verso il club. Bene, si faccia da parte, anche in tempi ragionevolmente brevi per non minare il progetto sportivo e la stagione del Lecce che verrà".