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6 attaccanti, 0 reti: il Lecce ha smesso di pungere

1 rete in 4 gare, troppo poco

LECCE - Sostituendo gli uomini del tridente, il risultato non cambia.

A secco - Bollini ha fatto ricorso ad una soluzione drastica per la trasferta di ieri a Cosenza. Il tecnico ha praticamente cancellato il tridente schierato contro la Salernitana, optando per una linea d'attacco rivoluzionata e inedita. Contro la capolista avevano giocato in avanti Mannini, Miccoli e Gustavo. Considerata la pochezza in fase offensiva dimostrata dal Lecce a Cosenza il tecnico ha cambiato tutto, optando per il tridente Embalo-Moscardelli-Manconi.

Azzardo - Scelta azzardata, perchè non è facile costruire un reparto praticamente dal nulla, nel giro di 4 giorni. Se poteva essere scontato il ritorno di Moscardelli (squalificato con la Salernitana) ha destato molte perplessità l'esclusione di Gustavo, tra i migliori in campo con la capolista, a beneficio di Manconi che prima di Cosenza aveva giocato solo 22 minuti a Caserta e per giunta senza lasciare traccia. Anche a Cosenza Manconi è stato praticamente nullo, apparso fuori condizione, sconfitto nel duello a distanza con l'autore del gol del Cosenza (Calderini) che dalle sue parti ha fatto il bello e il cattivo tempo. L'ingresso postumo di Gustavo ha dato un pò di vivacità alla manovra, senza ottenere il risultato del pareggio.

Cervellotico - Un'altra scelta poco comprensibile, dunque, alla quale Bollini ha cercato di porre rimedio in corsa. Come 4 giorni prima, quando il tecnico aveva piazzato Herrera al centro dell'attacco nel finale della sfida con la Salernitana (il panamense era entrato al posto di Miccoli). E' vero che con impegno il tecnico le sta provando tutte, per dare la scossa a un Lecce che ha segnato 1 solo gol nelle ultime 4 partite (e pure con un centrocampista, Lepore). Ma anche Bollini ora deve trovare il bandolo della matassa e venirne a capo.

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