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LA VIGILIA DI BRAGLIA: "avanti in silenzio, ci tirano i piedi..."

Così il tecnico in Sala Stampa nel pre-partita

LECCE - Conferenza stampa ricca di spunti, quella della vigilia di Piero Braglia, che non si è sottratto a valutazioni importanti e affermazioni forti, come nel suo solito, per scaldare questa vigilia di big-match con il Messina. Ecco i temi che ha toccato il mister.
Messina - "Squadra molto unita, molto corta, con bei giocatori come Barraco e Giorgione, poi con altri che sanno fare legna, che hanno il calcio giusto per la Lega Pro, dove corrono tutti e tutti si aiutano. Sarà una gara difficile, dobbiamo anche adattarci a quello che fanno loro".
Il campionato - "Apertissimo, basta vedere che cosa è successo ad Agrigento, dove in un solo momento di flessione abbiamo rischiato di buttare tutta la partita. E' una condizione che non possiamo permetterci, quella di abbassare troppo la guardia. Tenendo presente che arriviamo alla fine della settimana con qualcuno sempre in dubbio questa settimana invece sono soddisfatto di avere tutti a disposizione".
Moscardelli e Curiale - "Moscardelli ha sempre qualche acciacco settimanale, Davis viene da qualche problema che gli ha impedito di lavorare sereno. Devono sacrificarsi l'uno con l'altro, ma sono ragazzi intelligenti e conoscono il ruolo, soprattutto in questo calcio dove l'attaccante deve tornare indietro a dare una mano ovunque, in mezzo e in difesa. Stanno lavorando su determinati movimenti, presto si vedranno gli effetti di questo lavoro".
Prossime gare - "Inutile fare tabelle, partiamo da questa partita, molto difficile. Tutto è nelle nostre mani, se giochiamo a certi livelli tutti abbiamo buone possibilità di vincere, diversamente facciamo fatica".
Commenti - "Questo è il momento di stare zitti e far parlare tutti gli altri, tutti rompono i maroni mentre io non parlo di nessuno: è un giochino che si ripete, mandare avanti lo scemo di turno e poi arrivano loro da dietro. Io tanto scemo non mi sembra di esserlo. Non capisco perchè Casertana e Foggia parlano del Lecce. Noi abbiamo cambiato 22 giocatori, in questi casi ci sono i pro e i contro, diversamente non starei qui. Ogni volta che qualcuno apre bocca dicono che il Lecce ha un grandissimo organico: va bene, ma bisogna metterlo insieme. Ci stanno tirando i piedi alla grande, mi è già successo a Castellammare, ma dobbiamo stare zitti e mandare avanti gli altri".
 

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