IL "CIOLO" TORNA, RIFATTO E ADEGUATO: niente più tuffi della morte, ma vetrate altissime
Per oltre 60 anni è stato il simbolo di tante "pazzie" da avventurieri: torna aperto il "Ponte Ciolo"
GAGLIANO DEL CAPO - Ha riaperto al traffico il “Ponte Ciolo” di Gagliano del Capo, caratteristica opera ingegneristica che unisce due gole naturali di Gagliano del Capo dagli anni Sessanta.
Con il taglio del nastro da parte delle istituzioni il ponte è tornato attraversabile nei due sensi di marcia, ai lati si è dotato di due attraversamenti pedonali al termine dei quali delle alte vetrate eviteranno i salti in mare degli avventurieri che nel corso dei decenni tantissime volte hanno voluto sfidare la morte con tuffi pericolosissimi.
Il consolidamento e l'ammodernamento di “Ponte Ciolo” è costato 4 milioni di Euro, arrivati dal Ministero delle Infrastrutture durante il Governo “giallorosso” di PD e Movimento 5 Stelle ed ha previsto anche un adeguamento sismico e alle peggiori mareggiate possibili, anche oltre quelle sin qui misurate dall'uomo.
Il “Ponte Ciolo” è lungo 60 metri, si trova lungo la Provinciale 358, detta anche “Litoranea Adriatica”, in corrispondenza di un'insenatura rocciosa di 30 metri. Dall'ottobre del 2006 fa parte del Parco “Costa Otranto-Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase”.
Stando a quanto hanno assicurato i tecnici il ponte potrà resistere senza ulteriori interventi o manutenzione particolare per almeno altri 60 anni di vita.
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