IL PRIMO GELO STAGIONALE E LA SOLITUDINE: Gino muore per strada, lontano dalla città che pensa ad altro. IL POST DELLA CROCE ROSSA
E' stato trovato morto un 36enne clochard da tempo abitudinario delle panchine leccesi
LECCE - I volontari della Croce Rossa di Lecce che avevano imparato a conoscerlo e ad accudirlo lo chiamavano Gino, per dargli un nome ancor più familiare e salentino. E per tutti era diventato Gino, un leccese come tanti. Al primo freddo Gino è morto, al gelo di una panchina all'ingresso della città, dove è stato trovato cadavere dai soccorritori. Questa volta non ce l'hanno fatta a portargli un thè caldo, una coperta, delle scarpe nuove.
Tariq Jalal, questo il nome all'anagrafe di un 36enne marocchino con regolare permesso di soggiorno che aveva scelto di stare per strada, di dormire con le sue coperte e i suoi cartoni. Aveva scelto di non dare fastidio a nessuno, di vivere di piccole elemosine, non di scippi o violenze. Non era capace…
Aveva continuato a rimanere per strada anche una volta ammalatosi di una importante patologia per cui grazie alla sanità pubblica la settimana prossima aveva ottenuto un appuntamento in ospedale a Casarano, per definire una terapia di aggressione a questa brutta malattia.
Tariq, Gino per gli amici della Croce Rossa Italiana, non andrà a quell'appuntamento: è morto al primo freddo intenso di questi giorni, da solo su una panchina.
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