ARADEO - Con false dichiarazioni era riuscito a percepire ogni mese il “Reddito di Cittadinanza” nonostante risultasse agli arresti domiciliari e con “parcheggiato” in porto uno yacht.

Alla fine è stato scoperto dai Carabinieri di Lecce, gli stessi che hanno accertato le false dichiarazioni fornite nella pratica di richiesta del “Reddito” di un altro uomo, che si è inventato sei figli a carico pur di avere accesso al sussidio.

Sono le storie più eclatanti che arrivano da Aradeo e Collepasso, dove le forze dell'ordine hanno interrotto il raggiro ai danni dello Stato messo su da due finti poveri molto ingegnosi.

Come detto il primo episodio avviene ad Aradeo, dove un uomo ristretto in casa ai domiciliari e peri il Fisco ancora proprietario di un grosso e potente fuoribordo sulla carta era destinatario del “Reddito di Cittadinanza”.

A Collepasso, invece, c'è chi ha inventato di sana pianta di avere sei figli per percepire il sostegno economico. Sei figli nella realtà inesistenti, come i familiari inseriti da un'altra coppia di Collepasso che ha messo sotto il suo stesso tetto tutti i parenti invece residenti in Germania.

Tutti oltre a restituire il sussidio dovranno sobbarcarsi il processo penale previsto per chi raggira lo Stato in materia di “Reddito di Cittadinanza”, per cui ci sono specifiche pene, più dure.