ROMA - Adesso il Presidente della FIGC Gabriele Gravina ha improvvisamente fretta, fretta soprattutto che i suoi avversari interni non si organizzino in un fronte comune contro il suo ennesimo mandato federale.

E così ha convocato a sorpresa le elezioni anticipate della FIGC, fissate al 4 novembre piuttosto che a marzo quando l'incarico del massimo dirigente del calcio italiano sarebbe scaduto.

Una decisione presa a pretesto dopo l'eliminazione piuttosto precoce degli azzurri a Euro2024 e soprattutto in virtù delle polemiche che ne sono scaturite su scala nazionale e pure politica.

L'Assemblea Elettiva della FIGC come un fulmine a ciel sereno è stata convocata dal Presidente Gravina all'Hilton di Roma Fiumicino, come detto per il 4 novembre, probabilmente troppo presto perché nasca una cordata anti-Gravina per opporsi alla rielezione del Presidente che invece si tiene ben stretto il suo pacchetto di voti.

Gravina quando si è misurato ha sempre passato in serenità la conta interna alla FIGC grazie al sostegno della Lega Dilettanti, della Lega Pro e delle associazioni di categoria del mondo del calcio (AssoCalciatori e Associazione Italiana Allenatori). Componenti che nel voto ponderato dell'Assemblea Elettiva garantiscono una maggioranza schiacciante.

Troppo poco pesanti i pochi voti di Lega Serie A, Lega Serie B e (ancora incerti sul da farsi) Associazione Italiana Arbitri: la mossa del Presidente di rimettersi in gioco in anticipo potrebbe rivelarsi semplicemente un'abile “colpo” da politico consumato… Un “colpo” per annunciare rinnovamento interno, senza nella realtà cambiare un bel niente.