L'ANALISI: 3-4-3 promosso, Doumbia la chiave, ""Mosca" più libero di agire
Ripercorriamo le scelte tattiche di Lecce-Juve Stabia
LECCE - Vince e convince, il Lecce visto con la Juve Stabia, che ha messo in campo una manovra sciolta, agile, che da tempo non si vedeva al "Via del Mare".
Finalmente il modulo - Promosso il 3-4-3 che ha in Doumbia il suo elemento di novità, con Moscardelli senza più Curiale che rischia di "pestargli" i piedi e dunque abile a muoversi su tutto il fronte offensivo, dove è tornato ad imperversare anche Surraco, di nuovo ai suoi livelli (FOTO SOPRA LA "BOTTA" DI INTERNO DESTRO PER L'1-0).
Problema in mezzo - Tutto bene dunque? No, perchè la qualità tecnica del tridente offensivo serve, è evidente, ma anche per bilanciare la quasi totale assenza di piedi buoni e manovra che prenda lo spunto dal centrocampo, dove Salvi e Papini continuano a non sembrare in grado di avviare le azioni del Lecce: ottimi interditori e "ruba-palloni", non perfetti a costruire le ripartenze giallorosse o a filtrare il pallone giusto. E' comprensibile, dunque, che il DS Trinchera voglia regalarsi in chiusura di mercato un uomo di maggiore spessore tecnico da inserire in mezzo al campo.
Perfezione dietro - Semplicemente impeccabile, invece, la difesa, dove c'è stata una sola sbandata in 90 minuti, ma ci ha messo la pezza Perucchini al 1' della ripresa. Una superiorità evidente, anche strutturale dei nostri "corazzieri", è apparsa sin dall'inizio.
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