"NO" alla Stella Rossa per FALCO: ecco I MOTIVI, uno per uno. Solo su SoloLecce.it
Offerta bassa e pure diluita nel tempo, soprattutto senza garanzie bancarie: i dettagli
LECCE - Come sanno soltanto i nostri lettori il Lecce ha detto “no” all'offerta scritta trasmessa via fax dalla Stella Rossa di Belgrado per il passaggio a titolo definitivo in Serbia del numero dieci del Lecce Falco (CLICCA QUI PER RILEGGERE).
Oggi siamo in grado di approfondire la nostra esclusiva, con dettagli fondamentali.
L'offerta faxata al Lecce per il trasferimento di Falco in biancorosso è stata giudicata inadeguata dal Lecce sulla base di più criteri.
Il primo quello della sua stessa consistenza, un milione di Euro appena di offerta e non un milione e mezzo di Euro come pattuito come valore del trasferimento nel patto tra uomini sottoscritto in pieno “caso” Falco con il calciatore e il suo agente.
Il secondo e il terzo motivo sono strettamente correlati e riguardano la natura del pagamento che la Stella Rossa ha proposto: una rateizzazione in tre anni del milione di Euro, senza nessuna garanzia bancaria fideiussoria, superflua nei regolamenti del calcio serbo, fondamentale nei regolamenti per i trasferimenti nel calcio italiano.
Il Lecce, sostanzialmente, non ha potuto accettare delle condizioni di pagamento giudicate a forte rischio che avrebbero potuto comportare anche la perdita del titolo di credito. Niente soldi, niente garanzie, niente Falco.
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