Caccavallo parla col cuore, l'agente corre ai ripari e parla coi soldi del contratto: la verità fa male...
Tutta la verità sulla vicenda Caccavallo-Lecce-Iovine-Salernitana
LECCE - "La verità mi fa male, lo so", cantava Caterina Caselli in un SanRemo 1966.
E lo sa, che la verità fa male, anche il Procuratore di Giuseppe Caccavallo, Francesco Iovine, che ha preso carta e penna e (casualmente) a "TuttoSalerniana.com" ha deciso di spegnere l'incendio generato dalle parole rese dal suo assistito al nostro sito, affrettandosi a ridimensionarle (CLICCA QUI PER RILEGGERE).
Parole riportate fedelmente dal collega Matteo Bottazzo (noi conserviamo le prove...) e che hanno creato non pochi problemi alle trattative portate avanti per strappare un contratto migliore da Iovine, ma con la Salernitana. Tanto che lo stesso Iovine parla ora di "trattativa in fase di stallo", che invece eminenze grigie del mercato davano già per certa o addirittura formalizzata con la firma alla Salernitana (casualmente l'ambiente e la tifoseria a cui si è rivolto Iovine con le sue rassicurazioni). E invece niente, Iovine deve stare ancora qualche giorno sulle spine, visto che il suo assistito ha solo detto la verità, che sta valutando l'ipotesi di accettare un'eventuale chiamata del Lecce (ammesso che il DS Meluso intenda sbrigarsi in tal senso). Da una parte le ragioni del cuore, dall'altra le ragioni del portafoglio.
E' comprensibile, dunque, che quando Caccavallo si metta a parlare col cuore (facendolo direttamente con noi, con la sua voce, senza possibilità di essere smentiti), il suo agente corra subito a parlare con l'altro elemento, il portafoglio, che si dovrebbe riempire con la firma di un buon triennale eventuale a Salerno. E' il gioco delle parti e il rispetto dei ruoli, per cui diamo atto a Iovine di fare bene il suo mestiere. Non certo quello di giornalista.
In mezzo c'è la pura verità, che Iovine conosce e che può chiedere allo stesso Caccavallo...
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