LECCE - Alla vigilia di questo Udinese-Lecce ha parlato con i giornalisti, come sempre, il tecnico del Lecce Luca Gotti che si è presentato in Sala Stampa su questi temi.

Ecco l'intervista all'allenatore giallorosso, qui in questa sintesi ampia, sotto nella versione video integrale.

Settimana negativa - “E' stata una settimana brutta per me. Ci sono state delle partite che non mi hanno dato nessuna soddisfazione, per cui veniamo da un momento negativo. Posso dire che la squadra ha lavorato bene e non credo che abbia problemi tattici. Il tema è che bisogna migliorare nella forza, nella capacità di leggere gli episodi, nelle scelte individuali”.

Delicato momento psicologico - “Qualsiasi calciatore quando giochi bene a Milano 38 minuti e poi prendi 3 gol in 3 minuti dopo averne presi 2 in 2 minuti con il Parma vi dirà che è stato un calo di concentrazione. La realtà è che quando prendiamo le sberle, in questo momento, non siamo lucidi per reagire, ne prendiamo un'altra ancora. Ci sta succedendo questo. Non è concentrazione, è incapacità di leggere questi momenti”.

Rientro di Guilbert dalla squalifica prezioso - “Mi permette di gestire Dorgu in altre zone del terreno di gioco”.

Rebic oramai lanciato - “Può fare tante cose, ma questo che gli stiamo facendo fare adesso è il suo ruolo, almeno ritengo. In zona defilata mi permette di sfruttare alcune sue caratteristiche”.

Quelli dietro nelle gerarchie - “Nel calcio ci stanno delle situazioni che sembrano caratterizzarti in negativo. Così è stato dopo il 3-0 con il Parma. Devo lasciare una porta aperta a tutti, in questo momento, ma è chiaro che non so quanto siano vicini o meno alla titolarità elementi come Pelmard, Hasa e Marchwinski”.

Gara importante per il futuro? - “Non credo sia la più importante da quando sono a Lecce. Per me, ma soltanto per me, Udinese-Lecce non può essere come le altre, ma per il Lecce è una delle 38 che vale 3 punti. Non carichiamola di altri riflessi”.