Reparto per reparto: Lecce, ecco cosa serve
Il punto a -5 giorni dal via del ritiro
LECCE - La "nuova vita" del Lecce parte senza badare alla scaramanzia, venerdì 17, da Castel di Sangro. Nasce il nuovo Lecce di Asta e Sticchi Damiani, nel segno di un entusiasmo da riportare in città per le sorti dell'amata squadra di calcio cittadina.
Sarà dura arrivare a quella data con tutti i tasselli già al loro posto, lo stesso Trinchera l'aveva preannunciato in conferenza stampa, dimostrando realismo: la squadra sarà costruita in evoluzione, complice anche il certo slittamento del via ai campionati che consentirà maggiore riflessione alla dirigenza giallorossa su ogni singola operazione.
Contatto diretto - Eppure Asta e Trinchera proseguono il loro lavoro senza sosta, a caccia di elementi utili al gioco del tecnico di Alcamo e alla causa di un Lecce che sarà profondamente rinnovato anche nello spirito vincente. Si stanno valutando diverse mosse, già nelle prossime ore ci saranno accelerate per alcune trattative. Come accaduto per il tecnico e parte dello staff il lavoro è molto sottotraccia e con pochi proclami.
Cosa serve - 1 titolare per reparto, 2 in alcuni casi. In difesa le "spine maggiori": durante il campionato saranno inevitabili squalifiche o indisponibilità, per cui occorre trovare alternative valide alla coppia centrale Abruzzese-Vinetot, che pure parte come candidata a 2 posti da titolare. Da coprire il vuoto lasciato a sinistra dalle partenze di Lopez e Di Chiara; ecco, questo è un tassello certo, al Lecce serve un esterno basso di difesa. In mezzo 1 alternativa ai mediani Salvi e Papini, poi 1 o 2 centrocampisti offensivi a seconda di quanto Asta vorrà far pesare il suo modulo-base 4-2-3-1 e di quanto Falco sarà convinto di restare nel Salento. Iocolano e Bogliacino sono i nomi "caldi". Poi ci sono alternative che potranno riempire la rosa, come gli svincolati dal Bassano Furlan e Bizzotto. In avanti non va ripetuto l'errore dei Tesoro: serve un'altra punta "pesante" da affiancare a Moscardelli. Evacuo e Nolè sono i primi nomi, ma le alternative non mancano. La strada sembra giusta.
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