LECCE - Il nostro tema della settimana è un tema purtroppo "drammatico", sportivamente parlando.

Proprio quando sembra aver spiccato il volo il Lecce si ritrova sempre a terra con una caduta rovinosa.

E' una storia che si ripete da cinque stagioni a questa parte in casa giallorossa. Gli appuntamenti cruciali vengono sistematicamente falliti, per quella che sembra una vera e propria maledizione.

Nel primo anno di Lega Pro il Lecce di Toma (che aveva sostituito Lerda in panchina) venne sconfitto 2-1 in casa dal Trapani: era la partita per portarsi a +7 sui siciliani, o almeno a +5, pareggiando, diventò la tomba dei sogni giallorossi, che scendendo a +1 in classifica poi vennero sorpassati dai siciliani granata. Per non parlare della Finale play off successiva con il Carpi, con annessi e connessi e il Lecce in vantaggio e momentaneamente in Serie B con Bogliacino nel ritorno, anche quello sciupato.

L'anno successivo fu una sconfitta in casa di un Viareggio già salvo e in gita balneare (2-0 secco) a buttare a mare i sogni del Lecce di Lerda, che di nuovo in Finale play off con il Frosinone in vantaggio 1-0 nel ritorno (gol di Beretta) si schiantò con la rimonta dei ciociari per il 3-1 che regalò ai laziali l'appuntamento con la Serie B.

Anno nuovo, stessa musica, con Bollini in panchina e la vergognosa sconfitta di Melfi (1-0, Caturano), che lasciò il Lecce addirittura fuori dai play off (FOTO SOPRA LE LACRIME DI MOSCARDELLI A LAMEZIA TERME ALL'ULTIMA GIORNATA).

Tocca a Braglia, che subentra ad Asta e riesce ad accorciare a -1 dal Benevento. Al "Via del Mare" arriva il Matera, finisce 1-2 e addio 1° posto.

Ora il Lecce deve reagire, subito, dimostrando a tutti che Francavilla non finirà in questo libro nero, nerissimo.