GENOVA - Buona la prestazione dell'arbitro internazionale Pairetto di Nichelino, alla guida di una sestina arbitrale praticamente esente da errori in un Genoa-Lecce a tratti a ritmi frenetici, veementi, che hanno ben sollecitato anche il lavoro di assistenti e Sala VAR. Tutto molto bene alla fine della “pagella” arbitrale.

Al 15' non c'è calcio di rigore in favore del Lecce che timidamente chiede un tocco con il braccio di qualcuno tra i difensori del Genoa in un mischione in area. In realtà é Gendrey che toglie il tempo dell'intervento a Baschirotto che “liscia” lo stacco di testa da pochi passi, toccando lui con il braccio.

Passano 3 minuti e arriva il rigore per il Lecce: Almqvist salta di netto Bani che lo butta giù. Corretto il rigore, corretto anche non prendere nessun provvedimento disciplinare: è un fallo comune, normale, depenalizzato del cartellino giallo perché già c'è la punizione massima del calcio di rigore.

Dal dischetto Krstovic si fa ipnotizzare da Martinez J.: tutto corretto nella effettuazione del tiro di rigore, dalla posizione del portiere del Genoa a quella degli altri calciatori.

Al 31' è regolare il gol del Lecce: pressione di Gendrey sul portatore di palla in uscita del Genoa (Bani), il francese lo anticipa e gli toglie il tempo di gioco, poi si appoggia su Krstovic che segna. Tutto regolare, buona lettura dell'arbitro, non c'è nessun fallo in pressione su Bani.

Corretti i gialli a Krstovic attorno all'ora di gioco e a Ramadani nel recupero, giusto il fischio che manda il Genoa alla punizione del pareggio di Ramadani (fallo di Pongracic piuttosto evidente).

A 15 dalla fine è in posizione regolare Retegui autore del “ponte” di testa per Ekuban che ribalta il punteggio. Molto ma molto bene l'assistente arbitrale numero uno che già in tempo reale tiene giù la bandierina e decide per il gol in un'azione tambureggiante, velocissima, con traversa e difficoltà di lettura arbitrale. Bene.