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GOTTI FA MURO E DIFENDE IL LECCE: "era la partita che dovevamo fare. Bene Krstovic e Dorgu"

Le parole del tecnico dei giallorossi in Sala Stampa al "Dall'Ara"

BOLOGNA - Al termine di questo Bologna-Lecce si è presentato in Sala Stampa al “Dall'Ara” il tecnico del Lecce Luca Gotti.

Ecco le sue parole, tutta l'analisi della gara dei giallorossi.

Il “piano” del Lecce - “Non ci è riuscito sino in fondo. Dal punto di vista calcistico mi aspettavo riuscissimo a ‘pulire’ più palloni per ripartire veloci e lucidi, per questo ho messo anche elementi in grado di poter far male nella 2° metà della ripresa quando qualcosa si stava intuendo in questo senso. E' ovvio che la chiave è tutta lì: abbiamo poco sfruttato le ripartenze, lasciando la partita solo sulla difensiva. Quando sentivamo il punto vicino ci siamo abbassati ancora di più, arrivando al gol del Bologna, ma era questa la nostra partita”.

Krstovic e Dorgu male - “Io sono contento di come ha lavorato Krstovic. Dorgu mezz'ala? Dentro o fuori dal campo è questione contestuale, l'ho messo lì per dare gamba al centrocampo e non rinunciare a Pierotti e Banda. Dorgu può dare sostegno anche senza il pallone”.

Sofferenze enormi da sinistra - “Abbiamo sofferto solo lì, tutto il resto del campo mi è sembrato coperto bene. Sì, sicuramente abbiamo sofferto più del dovuto sulla nostra destra”.

Situazione - “La realtà di Lecce è meravigliosa, è figlia di voglia di pianificare, programmare, provare e riuscire con quel che si può, senza fare mai passi più lunghi delle nostre gambe. Sappiamo che dobbiamo lottare punto su punto, quasi sempre i nostri avversari hanno più strumenti di noi. Attraverso le sconfitte dobbiamo crescere, aggiustare, con quel che c'è. Ci sarà sempre continuità in questa società, è questo il bene, il calcio poi dà momenti belli e momenti meno, adesso soffro molto per non aver dato a questa città questo punto”.

Sansone, poco spazio, il perché - “Sta migliorando la condizione atletica, ha ancora un po' di paura dopo un problema al collo e alla colonna vertebrale. Nel gioco aereo, nei contrasti, ha delle difficoltà, in questa fase gli posso far fare questi minuti”.

7 mesi di Lecce, il bilancio - “Ora il Lecce è profondamente diverso da quel che avevo lo scorso anno, si è cambiato 4, 5 elementi con caratteristiche diverse. La squadra ha mutato pelle, equilibri diversi sono nati. In questo avvio di stagione ho intrapreso la strada di atteggiamenti e soluzioni diverse, ora siamo in questa fase, non è detto che sarà sempre la stessa sino alla fine”.

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