Su SoloLecce.it. LE PAGELLE POCO SERIE. Non prendetele sul serio
Tornano le nostre "freddure" sulla prestazione dei giallorossi: da non perdere
LECCE - Anche per questo turno di campionato ecco le pagelle poco serie di SoloLecce.it. Da non perdere, ma anche da prendere non troppo sul serio…, mi raccomando!
FALCONE - Provedel che è un portiere normale che fa spesso buone prestazioni ma ha soprattutto una maglia blasonata addosso riesce a prendere due reti con un tiro e mezzo, lui invece a momenti salva sul killer Immobile (in gol 6 volte su 6 negli ultimi campionati alla 1° giornata), poi respinge su Lazzari (fuorigioco probabile, ma meglio non approfondire…) e tiene in vita il Lecce col “piedone” ancora su Immobile, guidando la rimonta. Che bella serata. VOTO 7.
GENDREY - Per lui invece la serata è problematica: perde una tonnellata e mezza di palloni e duelli. Male. A letto senza cena. VOTO 5.
BLIN - Entrato per fare il difensore centrale il buon Alexis si rimbocca le maniche e esegue senza tirarsi indietro mai. Prezioso e combattivo. VOTO 6.
BASCHIROTTO - E' il solito “Baschi”. Finisce infilato sul gol, come tutti, poi respinge quel che gli capita a tiro, primeggiando di testa. Si sposta laterale a destra guidando la rimonta da scriteriato, attaccando ogni spazio sino in fondo alla corsia. Sarebbe un regalo per la Lazio che però ha già l'elettroencefalogramma piatto ed è entrata in coma irreversibile, potrebbe giocare anche in 22 non farebbe male a una mosca. Comunque è il prodotto finale quel che conta, quindi bene. VOTO 6.5.
PONGRACIC - Piede da centrocampista e atteggiamento che non delude il nostro neurologo. Con calma e sangue freddo in area chiude e salta pure l'uomo. Alla prima volta che gli andrà male beccheremo gol, ma intanto gli va bene… VOTO 6.
DORGU - Troppo Roberto Carlos in lui, poco Vitofrancesco. Spinge a manovella, lasciando dietro ampie praterie calpestate dalla Lazio che però non affonda il colpo. Davanti il suo contributo è ovviamente importante, butta dentro palloni come pioggia torrenziale. Cucciolo di leone nigeriana-danese da addestrare con una massiccia cura di fase difensiva. VOTO 6.
GALLO - Invece di pensare ad esultare come farebbe chiunque dotato di senno, si prende il lusso di mettersi il dito all'orecchio polemicamente all'indirizzo del pubblico dopo l'assist servito ad Almqvist per il pari del Lecce. Beh, sì, certamente dal suo pulpito potrà fare lo spaccone, cosa vuoi rimproverare a uno così, che ha fatto addirittura 3 (e ripetiamo t-r-e!) assist in 83 presenze tra Serie B (a vincere, dunque con molta offensività), Serie A e Coppa Italia. Riesce a rovinare sempre tutto con questi atteggiamenti. Atteggiamenti da bambino viziato. Ah… sino a questo episodio che gli gira la partita e la gira al Lecce non ne becca una nemmeno per sbaglio, perde tutti i palloni, ostacola i compagni in sovrapposizione, fa ammonire Gonzalez per un pallone perso, manda in tilt il cervello di Ramadani con alcuni passaggi da ospedale psichiatrico. Evidentemente degli incompetenti questi spettatori… VOTO 6.
RAMADANI - Non esente da colpe nel brutto affare del gol della Lazio, perde altri 2 palloni sanguinosi ma è la media onesta soprannominata “media-Hjulmand”. A differenza del predecessore fa però una partita di contributo offensivo non da poco, mettendo benzina agli attacchi del Lecce. Sfiora anche la rete, infilandosi come lama negli spazi. VOTO 7.
GONZALEZ - Cresce lo spagnolo! Siamo contenti per lui. Attento, concentrato, rapido nella giocata e nel pensiero. Tra i migliori. VOTO 7.
BURNETE - Con le movenze da carrarmato che si ritrova, da punta vera, scuote l'area della Lazio propiziando il gol di Di Francesco. Che esordio in A! VOTO 6.5.
ALMQVIST - Quando Strefezza lo manda a cagare l'ennesima volta perché non copre nessuno in fase di ripartenza degli avversari preferendo passeggiare per il terreno di gioco mosso da discreto orgoglio impazzisce e monta le ali al Lecce, realizzando un altro gol d'autore. E' uno di quelli che ti serve sempre, attaccante di strada: prendo la palla e tiro. VOTO 7.
RAFIA - Le sue scelte sono così al rallentatore che se tornate allo stadio lo trovate ancora lì, dovrebbe essere al 30' del 1° tempo nel suo universo parallelo… Sveglia, Ciccio! La Serie C si gioca in ciabatte, qui devi mettere il monopattino ai piedi. VOTO 5.5.
KABA - Leve lunghe vuol dire passo lento, spesso è così e magari lo sarà anche nel suo caso. Ma intanto entra piazzandosi come un armadio di 2 metri davanti alla porticina dello sgabuzzino. Non passa più nessuno. Gli rimbalzano avversari addosso, prendono una sportellata e vanno via. Atteggiamento superiore, tranquillità da veterano, sicurezza nei compiti da fare. Era solo la prima volta al “Via del Mare”… Decisivo. VOTO 7.
BANDA - Dopo un anno e passa è come una moglie che non migliora mai caratterialmente, ma oramai te la sei sposata perché di lei ti piace altro. Lui fa fumo, fumo, fumo, alla fine deraglia come i treni. Inconcludente. VOTO 5.5.
DI FRANCESCO - Gol che vale una botta di entusiasmo anche personale, diciamoci la verità dopo un pre-campionato vissuto da riserva. Gol da romanista alla Lazio, con la famiglia sugli spalti. Bingo. E' il migliore del Lecce. VOTO 7.5.
STREFEZZA - Appassito e intristito. Chi gli ha visto fare una partita diversa da questa definizione non è in buona fede. Entra Burnete, torna a “casa” sua tatticamente e riprende animo e sorriso. Voto di stima per il ruolo di capitano che dovrà adempiere per tutto l'anno. Si becca un giallo per qualche parolina di troppo all'arbitro. Occhio: capitano non vuol dire impunità dalle decisioni arbitrali, attenzione. VOTO 6.
D'AVERSA - Si presenta con 23 tiri in porta, 8 nello specchio. Cosa gli devi dire? Il cambio di mentalità speriamo sia percepito anche dalle più stupide vedove di qualunque altro allenatore… Il modo in cui attinge dalla panchina è intelligente e anche spregiudicato: non è la solita alternanza di omologhi che non cambiano nulla fatta spesso soltanto per razionalizzare le forze. E' un buon inizio. VOTO 8.
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