Quando una partita cambia... con i cambi
L'analisi delle sostituzioni di Franco Lerda
LECCE - La storia del calcio è ricca di partite che sono cambiate grazie all'ingresso in campo di un giocatore dalla panchina; ci sono quelli che vengono risparmiati per motivi fisici ad inizio gara, oppure ci sono proprio quelli che rendono di più quando subentrano a gara in corso.
Ci sono però delle volte in cui anche un match può anche essere rovinato da una scelta sbagliata, un cambio di modulo o un atteggiamento personale o tattico sbagliato da parte di chi subentra. Mille sono i motivi per cui un calciatore non prende parte all'incontro dal 1° minuto e altrettante possono essere le conseguenze che una sostituzione può avere sulla partita, un chiaro esempio lo abbiamo avuto in queste ultime 2 giornate. Analizziamole da vicino.
Franco Lerda contro Catanzaro e Benevento ha avuto reazioni e risultati differenti, anche grazie ad una sagacia tattica che ha preso preziose informazioni dalle cattive esperienze del recente passato. Nel corso della gara interna contro il Catanzaro il trainer infatti ha iniziato a coprirsi probabilmente troppo presto, rinunciando all'ombre del partido, Doumbia, dopo appena un'ora di gioco, inserendo al suo posto Carrozza che non è stato in grado di mantenere alta l'apprensione nella difesa calabrese; la seconda sostituzione tra Papini e Gomes, giunta al 66', non ha portato i frutti sperati perchè il centrocampista romano non era al meglio della condizione e probabilmente questo ha pesato sulla sua tenuta negli ultimi e cruciali minuti finali. L'ultima scelta che ha coinvolto Vinetot e Della Rocca è stata quella che ha permesso agli ospiti di alzare il proprio baricentro e schiacciare così il Lecce nella sua metà campo permettendo così all'ex squadra allenata da Moriero di realizzare il forcing finale. Il risultato lo conosciamo tutti, 2-2, e 2 punti persi che oggi pesano molto nell'economia della classifica giallorossa.
La storia fortunatamente cambia del tutto se si analizzano i cambi effettuati nella delicatissima trasferta di Benvento, dove i giocatori coinvolti per assudo sono quasi gli stessi, ma con una diversa combinazione tra loro e diverso minutaggio. Un aspetto importantissimo, perchè se il cambio nella linea offensiva tra Della Rocca e Moscardelli è arrivato sempre intorno all'ora di gioco gli altri 2 che hanno visto come protagonisti Vinetot e Papini prima e Lepore per Salvi poi, sono figli soltato della stanchezza di due giocatori che per la prima volta rientravano nell'undici titolare, come da ammissione dello stesso Salvi; cambi dunque del tutto fisiologici.
Ora che la formazione giallorossa è quasi al completo e l'infermieria si è svuotata e i giocatori che hanno recuperato stanno rientrando in condizione, Lerda ha a disposizone quella panchina lunga che negli anni '80 era un sogno per molti allentori e che oggi in alcuni casi rappresenta uno splendido problema di abbondanza di uomini in ogni reparto ma solo per le rose migliori, come quella del Lecce in Lega Pro.
Sta adesso al tecnico avere la giusta capacità di intercabiare gli uomini a sua disposizione affichè la fuoriserie che ha per le mani possa viaggiare spedita verso il traguardo promozione e perchè no magari anche per direttissima.
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