Una Curva tra soldi, estorsioni e violenza: TERREMOTO BIANCONERO, 12 ARRESTI. Decapitati tutti i gruppi
Ecco l'operazione fatta scattare dalla DIGOS di Torino nelle ultime ore che ha decapitato il movimento ultras bianconero
TORINO - Durissimo colpo ai vertici del tifo ultras della Juventus.
Dodici leader delle curve bianconere sono stati arrestati per associazione a delinquere, estorsione aggravata, autoriciclaggio e violenza privata, al termine di una lunga indagine della DIGOS di Torino che si è addentrata nella fitta rete della criminalità organizzata torinese che secondo le accuse abiterebbe lo "Juventus Stadium".
In manette anche il leader assoluto dei "Drughi", Dino Mocciola, considerato uno dei responsabili delle infiltrazioni della 'ndrangheta in Curva, già in carcere negli anni Novanta per aver ucciso un Carabiniere durante una rapina.
Secondo le accuse della Procura della Repubblica di Torino, che ha agito su denuncia della Juventus stessa, esasperata dai ricatti dei suoi ultras, gli esponenti della Curva pressava per avere biglietti agevolati, materiale tecnico, addirittura inviti ufficiali alle feste della società. Diversamente erano cori e insulti razzisti, agguati contro i dissidenti e un clima di terrore nello stadio.
Sono complessivamente 37, le persone indagate nella maxi-operazione, tutte hanno già ricevuto un DASPO immediato di 10 anni ciascuno. Durante le indagini sono state utilizzate 225mila intercettazioni che incastrerebbero i comportamenti degli ultras bianconeri.
Commenti