"Lecce, ti sei perso il tuo DONNARUMMA". Pasculli investe GRECO: "sono certo, la porta della Roma lo aspetta"
Intervista al Campione del Mondo argentino, ex tecnico del portiere debuttante in panchina contro il Milan
ROMA - In panchina, accanto al "collega" brasiliano Alisson, ma anche alle riserve "d'oro" della Roma, Juan Jesus, Iturbe, El Shaarawy, Mario Rui, a godersi la notte magica dei giallorossi della Capitale, ora più che mai anti-Juve del campionato di Serie A.
Ha portato decisamente bene, la 1° panchina di Stefano Greco (FOTO SOPRA, CLICCA QUI LA SUA STORIA), l'ex portiere delle giovanili del Lecce, Nazionale italiano Under 17, convocato da Luciano Spalletti per il posticipo della massima divisione. E che posticipo, Roma-Milan.
Tra chi aveva puntato su di lui per primo c'è Pedro Pablo Pasculli, tecnico delle giovanili del recente passato del Lecce, che SoloLecce.it ha voluto subito intervistare per farci raccontare tutto del portiere della Roma "Primavera", del suo passato giallorosso e del rimpianto di non aver investito su di lui per il futuro del Lecce. Ecco l'intervista al Campione del Mondo di Argentina 1986 (FOTO SOTTO DALL'ARCHIVIO SOLOLECCE.IT SOTTO LA NORD, CON BARBAS E STICCHI DAMIANI, PRIMA E DOPO UNA SFIDA TRA VECCHIE GLORIE).
Il ricordo - "Era un ragazzo che con grande impegno, ossessivo direi, aveva investito molto sul suo talento, tanto da meritarsi giustamente la maglia da titolare, nonostante l'età giovanissima. Poi è stato bravo e fortunato, come tutti in questo sport bisogna esserlo, a trovare una società come la Roma, una grande del calcio italiano, che ha inteso puntare su di lui. Quello di ieri credo non sia stato un premio, un semplice gesto per dargli una soddisfazione: credo seriamente che quella di Spalletti sia un'investitura sul futuro, credo proprio che a Roma abbiano deciso di credere in lui. E fanno bene, per le sue qualità".
Le caratteristiche - "Parliamo delle sue qualità tecniche, dunque. Già da ragazzino ha dimostrato una enorme personalità, una caratteristica molto importante soprattutto nel suo ruolo. Era in grado di dare sicurezza al reparto pur essendo il più piccolo di tutti. Non è facile essere così da giovani: questo fu per me un elemento decisivo per lanciarlo tra i titolari e puntare su di lui".
Paragoni - "Credo che Stefano possa diventare egli stesso, molto presto, un paragone e un punto di riferimento per gli altri, avendone le qualità. Se proprio devo mettere in relazione le sue carattersitiche tecniche e la sua storia con qualcuno lo faccio con il portiere del Milan Donnarumma: giovanissimo, di talento, con una personalità spiccata. Stefano è tutto questo".
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