L'EDITORIALE: chi sale e chi scende del LECCE-BABY. L'analisi
Il nostro punto della situazione in casa Lecce alla luce della prestazione dei giovani impiegati con il Bisceglie
LECCE - Il derby di Coppa Italia di Serie C con il Bisceglie si è trasformato in un interessante esame per diversi giovani giallorossi che hanno trovato poco spazio sin qui in campionato.
Ha brillato il salentino Chironi, non solo per il rigore parato nel primo tempo. L'estremo difensore dimostra di non avere addosso la ruggine del panchinaro che per un portiere è sempre dietro l'angolo: reattivo, pronto, è una valida alternativa a Perucchini, un tipo che spesso si lascia andare in perdite di tempo tali che lo portano ogni anno almeno a una giornata di squalifica per cumulo di ammonizioni.
Discreto Gambardella a destra, che ha sofferto in avvio prima di prendere le misure degli avversari che sulla mancina del Bisceglie erano particolarmente attivi tanto da creargli diversi grattacapi.
Da rivedere Valeri, Megelaitis e Dubickas, nonostante il gol in ombra. Il terzino sinistro ex Rieti ha causato il rigore parato da Chironi e sino ad allora si era perso sempre o quasi i suoi dirimpettai. Megelaitis è stato un'ombra a centrocampo (abbiamo l'impressione che abbia giocato fuori ruolo e che la sua posizione sia più quella di Arrigoni, vedremo...), mentre Dubickas si è visto solo per qualche accelerazione lontano dalla porta e per la rete da opportunista, impossibile da fallire.
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