PAROLE SCHIACCIANTI dai giudici di Bari: "da Semeraro e Quarta condotta grave". Ai tifosi 400 Euro a testa
Ecco le motivazioni della sentenza della Corte d'Appello che ha condannato i due per i fatti di Bari-Lecce
BARI - I giudici della Corte d'Appello di Bari (FOTO SOPRA IL TRIBUNALE BARESE) hanno depositato le motivazioni della sentenza di condanna per Pierandrea Semeraro e Carlo Quarta, ritenuti colpevoli di frode sportiva per aver offerto denaro al calciatore del Bari Andrea Masiello per alterare il risultato della gara Bari-Lecce del 15 maggio 2011. I due sono stati condannati entrambi ad un anno e sei mesi.
Nella sentenza i giudici sono stati particolarmente duri nei toni, negando ogni attenuante a Semeraro e Quarta, "in ragione della gravità del fatto, dell'intensità del dolo che ha animato le condotte, del danno cagionato e dall'insussistenza di alcun elemento in loro favore valorizzabile".
Alle parti civili, circa 250 tifosi di Lecce e Bari che si sono costituiti in giudizio, un risarcimento simbolico di 400 Euro.
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