STICCHI DAMIANI, una statura dirigenziale che è garanzia: "no a scelte dettate dallo sconforto, difendo il progetto e i suoi uomini"
Le parole del Presidente, tanto attese, dopo il punto rimediato con l'Entella: ecco il pensiero del massimo dirigente giallorosso
LECCE - La voce di Saverio Sticchi Damiani, a difesa del progetto Lecce.
Solo in questa chiave si possono leggere le parole del Presidente a qualche ora dall'ennesimo boccone mandato giù amaramente con il pareggio casalingo con l'Entella (FOTO SOPRA PRIMA DELLA GARA CON MANCOSU, PREMIATO PER LE CINQUANTA RETI IN GIALLOROSSO).
Profondo intenditore di calcio, Sticchi Damiani sa che non va tutto per il verso giusto, e questa consapevolezza fa del Presidente del Lecce un dirigente di spessore, una certezza per il futuro. Il progetto, prima dei “colpi di testa" o delle scelte di pancia. Ecco le sue parole, molto importanti in questa fase.
Un classico delle gare bloccate - “E' un classico del calcio, crei tanto, giochi con impegno ma non la sblocchi e resta maledettamente inchiodata. Dal punto di vista morale questo punto con l'Entella fa tanto male, a tutti noi, ai tifosi, alla società, ma non possiamo perdere la lucidità in questa fase, non possiamo vedere tutto nero”.
Scelte che sarebbero controproducenti - “Sarebbe controproducente lasciarsi andare. Siamo molto delusi, non è una cosa che si può negare, ma non serve lo sconforto, serve rialzarsi. Ci inventeremo qualcosa anche questa volta. Questa società ha investito su un gruppo di persone che meritano di essere tutelate. E sapremo tutelarle".
Riferimento a Corini - “Il tecnico non è in discussione. Sapremo affrontare queste delusioni, con idee chiare e comportamenti idonei. Concentriamoci sulla trasferta di Reggio Emilia".
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