ROMA - Nel calcio italiano ci si salva o si vince, si retrocede o si perde per un punto, per un episodio si possono perdere vagonate di milioni di Euro, possono fallire società o consegnarsi all'oblio.

Nel calcio italiano, il nostro primo pensiero più sfortunato va ad Alessandria, dove per un petardo scoppiato in Vicenza-Lecce al momento sbagliato retrocede una società praticamente salva, l'Alessandria appunto, la proprietà si disimpegna e ora i “grigi” sono ultimi anche in C con la prospettiva di essere un club praticamente in liquidazione. Per un petardo che ha cambiato la storia di una partita già praticamente consegnata agli archivi e invece stravolta dopo un accaduto esterno al gioco.

Ecco, nel calcio italiano cambiano storie e cambia la direzione di milioni di Euro in un attimo e il Presidente della FIGC Gabriele Gravina dice che è tutto ok, che bisogna adeguarsi, che siamo solo all'inizio della stagione, che dopo gli errori arbitrali di Lecce-Monza bisogna darsi una calmata. Insomma, frasi senza senso da chi dovrebbe rappresentare il mondo del calcio per intero, non soltanto una cricca di burocrati che hanno messo le tende in Via Allegri, dove passano importanti stipendi…

Ecco le sue parole. C'è poco da commentare.

Gravina dopo i primi errori arbitrali, le parole del numero uno FIGC - “Se pensiamo che il VAR sia lo strumento che possa rendere infallibile l'arbitro siamo fuori strada. Se un episodio di una partita dopo sole 6 giornate di campionato deve fare urlare allo scandalo allora diamoci tutti una calmata, torniamo nei ranghi e restiamo sereni. Se ci sono degli errori riconosciamo prima i nostri, poi quelli arbitrali”.