LECCE - I frequentatori abituali della Tribuna Centrale o della Tribuna Est del "Via del Mare" dovrebbero fare un giro a Foggia, a vedere come si partecipa in maniera attiva alle partite di calcio delle altre squadre. E' il senso dell'amaro sfogo del Presidente di "Salento Giallorosso" Antonio Ricciato, che abbiamo intervistato sulla strada del rientro da Foggia.

Delusione e applausi - "Sapevamo di avere davanti una squadra difficile, l'applauso ai nostri è stato spontaneo e giusto, ha riconosciuto almeno l'impegno della squadra. Siamo pronti a ripartire, siamo convinti che con un progetto all'altezza potremo riemergere da questa categoria. La riforma dei campionati potrebbe penalizzarci come anche agevolarci, vedremo prima che squadre e che tifoserie ci capieranno nel girone e poi giudicheremo".

Tifo - "Sarà importante che tifo e politica ora chiudano la bocca, sia in città che sui social, e che si ricominci senza protagonismi o proclami. Noi come associazione presto lanceremo un progetto importante".

Foggia, un esempio - "E' stata una trasferta perfetta, da tutti i punti di vista tranne che per il risultato e per qualche disagio in arrivo nel settore Ospiti, solo alle 20.40. Chi ha organizzato l'ordine pubblico e la sicurezza dello stadio hanno fatto di tutto perchè arrivassimo solo all'ultimo istante, forse anche per non farci stare troppo nello stadio nel pre-partita. Per il resto siamo stati trattati benissimo. A Foggia siamo rimasti impressionati dal tifo di uno stadio intero. A Lecce canta solo al Curva Nord, che si prende la croce del tifo tutta la partita, senza che gli altri settori collaborino attivamente a riscaldare l'ambiente. Tifare Lecce non è farsi la foto sui social o fare un post, è aiutare concretamente, anche con la voce, i nostri colori a uscire da questa categoria. A Foggia l'hanno fatto facendo l'inferno, tutta la partita, in tutti i settori".