TIFOSI-DIVIETI-ISTITUZIONI-SOCIETA' DI CALCIO: qualcosa si muove. L'ATALANTA segue il Lecce al TAR, ma il risultato è negativo
La "Dea" intraprende la stessa strada del Lecce per far partire i suoi tifosi a Napoli, ma i giudici questa volta la pensano diversamente
LECCE - La strategia del Lecce ha fatto giurisprudenza, anche se con esiti diversi. Qualcosa comunque si muove, sul terreno fangoso e difficile del rapporto tra società di calcio, tifoserie e istituzioni troppo spesso troppo veloci nelle loro valutazioni restrittive da negare o limitare l'accesso del pubblico ad alcune manifestazioni sportive. Almeno se ne parla.
A meno di una settimana dal ricorso vinto dal Lecce dinanzi ai giudici del TAR della Lombardia e che ha permesso a 4200 tifosi giallorossi di essere presenti a “San Siro” nonostante il divieto inizialmente imposto dal Prefetto di Milano e poi revocato appunto per esito giudiziario dell'iniziativa del Lecce, l'Atalanta ha provato la stessa strada in direzione TAR della Campania per revocare i divieti ai residenti nella provincia di Bergamo imposti in occasione di Napoli-Atalanta di sabato alle 18 al “Maradona”.
Esito diverso, in questa occasione, l'abbiamo accennato: le motivazioni dei legali della “Dea” non hanno convinto i giudici amministrativi della Campania che hanno mantenuto in piedi la decretazione prefettizia con cui si vieta la vendita dei biglietti della gara ai residenti a Bergamo e provincia.
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