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Su SoloLecce.it. LE PAGELLE POCO SERIE. Non prendetele sul serio

Tornano le nostre "freddure" sulla prestazione dei giallorossi: da non perdere

PARMA - Anche per questa amichevole ecco le pagelle poco serie di SoloLecce.it. Da non perdere, ma anche da prendere non troppo sul serio…, mi raccomando!

FALCONE - Dura la vita di chi è arrivato in una squadra dove “rischia” di prendere 500 tiri a stagione. Brutta aria. Salva tutto quel che può. E' il migliore dei suoi. VOTO 6.5.

BASCHIROTTO - Tecnicamente modesto, molti appoggi facili nel vuoto (e sono solo appoggi…). VOTO 4.5.

GENDREY - Confusionario. Qualche bel cross dentro, quello non manca mai al repertorio, ma complessivamente confusionario. Si perde la coincidenza del “pendolino” Mihaila che va in porta. VOTO 5.

CALABRESI - Con Gendrey si fa infilare da Mihaila senza molti complimenti. Peccato, per il resto non aveva sfigurato. Ma pesa. VOTO 5.

CIUCCI - Pochi spiccioli per fare esperienza. S.V.

DERMAKU - Senza grandi sbavature. VOTO 6.

TUIA - Anche per lui troppo poco in campo e a cavalli già scappati. Entra quando la partita non deve dire più nulla. S.V.

FRABOTTA - Un calcio di punizione dal vertice dell'area di rigore da chiamare i Carabinieri e portarlo il più lontano possibile da un terreno di gioco verde. Per il resto poco sveglio. VOTO 4.5.

GALLO - Subentrando a Frabotta fa la figura di Roberto Carlos. Una spanna superiore. VOTO 6.

GONZALEZ - Il centrocampo del Parma è consistente, lui va a sbattere spesso. Passettino indietro. VOTO 5.5.

HELGASON - Entra bene, si mette nel vivo del gioco, serve un assist per il pari a Ceesay che viene giustamente vanificato per la posizione di fuorigioco del gambiano che segna inutilmente. VOTO 6.

ASKILDSEN - Convincente geometra di centrocampo. Schierato alla Hjulmand, non ha la sua visione celestiale di calcio ma piedi comunque puliti e educati abbastanza per smistare gioco. VOTO 6.

BISTROVIC - Mostra di avere qualità superiori alla media. VOTO 6.

BERISHA - Il migliore in mezzo. Sta crescendo. Occhio a questo ragazzo. VOTO 6.5.

HJULMAND - Un 25 minuti scarsi litigiosi e per fare a botte con tutti. Guerriero. VOTO 6.

LISTKOWSKI - Non è Strefezza nell'interpretazione del ruolo, ma gioca 80 minuti equilibrati. Elemento comunque costituzionalmente propenso e proteso al sacrificio. VOTO 6.

CEESAY - Poca roba. 75 minuti di lotte, più con sé stesso che con gli altri. Anche oggi prende un pestone e sta male un po' di minuti. Probabilmente in Svizzera i contrasti erano a colpi di formaggio oppure di uova di cioccolato. Pulcino bagnato. VOTO 5.

PERSSON - Entra per farci invidiare la capigliatura. S.V.

DI MARIANO - Candidato al ruolo di prossimo partente fa di tutto per non farsi rimpiangere. VOTO 5.

RODRIGUEZ DELGADO - Entra e mette brio a quella zona del terreno di gioco poco battuta sino ad allora dal Lecce. Quando fa tutto da solo e decide di partire è sempre bello vederlo all'opera, immaginare cosa si inventerà. VOTO 6.

BARONI - Il suo Lecce è un cantiere aperto, va bene. Ma servono operai in fretta. Diciamola alla cruda: ci sono state due partenze “pesanti” come Lucioni e Coda? Sono stati adeguatamente rimpiazzati? No. Dunque di cosa stiamo parlando? E' del tutto legittimo che la stampa faccia queste riflessioni elementari. Poi è oltre un anno che la va menando sul Lecce che “esprime calcio”, “ricerca con costanza il gioco”, eccetera, eccetera, ma senza Strefezza il suo Lecce che “cerca il gioco” non fa manco il solletico al Parma, non alle 19 di Serie A. L'impressione è che se per un motivo “x” o “y” gli danno via l'italo-brasiliano il povero Marco sia in mezzo a una strada. Piena di sassi. VOTO 5.5.

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