VICENZA - Che dire, comportamento da Terza Categoria che la nobile tifoseria vicentina avrà modo di valutare e censurare, ne siamo certi.

Il Vicenza ha deciso per conto suo, da irresponsabili, non ha nessuna intenzione di partire per Lecce e non lo farà, a meno di non aver pianificato un viaggio con pernottamento post-partita domani in sacco a pelo in campeggio…

Alle 19.30 la società veneta ha infatti disdetto tutte le camere d'albergo bloccate per la sua due giorni salentina (domani si gioca in serale, la squadra sarebbe ripartita al risveglio lunedì mattina in aereo).

Oltre le manfrine e le posizioni di facciata dei veneti, dunque, che in teoria starebbero aspettando l'esito dei tamponi processati oggi per partire direttamente domani e giocare tutto in giornata come martiri, in realtà la società biancorossa ha già deciso che non prenderà in nessun caso la strada verso il Salento. Sottoponendo la sua gloriosa tradizione, i suoi colori, la sua città a ogni genere di possibilità, a ogni scenario.

A questo punto esponendosi al rischio di un 3-0 a tavolino oppure confidando in un provvedimento (che la Lega può comunque impugnare) da parte della ASL di Vicenza, che evidentemente qualcuno ben informato in società sa già che sarà emesso domani e che impedirà la trasferta a causa del focolaio di contagi nella rosa guidata da Brocchi.

Un blocco della trasferta, lo ripetiamo e ribadiamo, che può essere impugnato dai vertici della Lega di B che al momento ha confermato la gara per domani alle 20.30 al “Via del Mare”.

Il tutto accade mentre la (scarsa, scadente) sensibilità istituzionale del Vicenza non ha previsto neppure una telefonata in casa Lecce, per annunciare il suo forfait dal ritiro e l'annullamento del suo soggiorno nel Salento. Mentre il Lecce sta cenando e sta riposando come sempre al Risorgimento Resort.