LECCE - Tanto rispetto, ma nessuna paura dell'avversario. Così Simone Ciancio approccia la sfida all'Alessandria, nell'intervista che abbiamo realizzato in Sala Stampa.

Fiducia - "Ho seguito il sorteggio in diretta e sinceramente speravo di non beccare proprio l'Alessandria, ma se vogliamo andare in Serie B prima o poi le forti dobbiamo affrontarle tutte. Vuol dire che batteremo i piemontesi. Con la Sambenedettese abbiamo dimostrato di stare bene, peccato per quell'azione in cui sono partito veloce verso la porta avversaria: avrei dovuto appoggiare a Lepore, che era solo, ma non l'ho visto".

Ex - "Inutile dire che per me è una partita particolare. Ad Alessandria ho trascorso tre anni e mezzo molto belli, del resto è ancora la mia città, dove vivo. Ci ho giocato anche un play off perso con la Salernitana in maniera immeritata. Ho tanti amici, molti verranno a vedere la partita a Lecce mercoledì. Se dovessi segnare non so cosa farei: considerato che faccio un gol all'anno al massimo forse una piccola esultanza mi scapperebbe, non sono abituato a segnare, ma senza esagerare".

Fattore campo - "Non credo che in questo caso sia uno svantaggio giocare in casa l'andata. Se partiamo forte come abbiamo fatto con la Sambenedettese possiamo mettere in difficoltà chiunque. Poi davanti a tanti tifosi sarà un vantaggio per noi: l'Alessandria non è abituata a giocare davanti a 15mila spettatori, nel loro stadio ne entrano al massimo 6-7mila al massimo della capienza".

Avversari - "Non sono solo Bocalon e Gonzalez, anche se hanno segnato tanti gol insieme. Hanno elementi di tutto rispetto, come Iocolano, Evacuo, Marras, Fischnaller, ma dovranno stare attenti ai nostri Caturano, Marconi, Doumbia, Torromino, Mancosu, eccetera. Saranno due belle partite, è una Finale anticipata, non c'è dubbio. E se dovessimo arrivare in fondo mi piacerebbe affrontare il Cosenza nell'ultimo atto delle finali".