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2 MILIONI SUBITO: Lecce salvo grazie al gruppo Tundo-Sticchi. Le loro finanze decisive, aspettando la Ferrari

1 milione e mezzo sarà poi "recuperato" in bilancio con l'arrivo della Ferrari

07.06.2016 15:14

LECCE - Monte ingaggi, rateizzazione INPS eredità ancora dei Tesoro, contenzioso con il Fisco, spese di gestione.

Il Lecce anche a giugno e a luglio avrà i suoi pensieri, fare i conti con i numeri snocciolati da Saverio Sticchi Damiani ieri in Sala Stampa. Abbiamo preferito raggrupparli per voi e fare un piccolo "focus", solo sulle finanze del Lecce.

Costi - L'ultima stagione di Lega Pro è costata 6 milioni di Euro, così ripartiti: 4,4 per il monte ingaggi, 1,6 per la gestione ordinaria (settore giovanile, stipendi degli amministrativi, dei dipendenti, bollette, forniture).

Ricavi - I ricavi sono stati 3 milioni di Euro, proveniente dagli incassi della campagna abbonamenti, dal botteghino, dalla Lega Pro (contributo di appena 700mila Euro) e dalle plusvalenze (quelle di Falco e Luperto, "spalmate" però solo a metà su questo bilancio, a metà sul prossimo).

Spese da fare - Si riparte, ora, con le prossime scadenze. Ripianato il disavanzo di 3 milioni (6-3 delle voci sopraindicate) i soci dovranno fare fronte alla iscrizione al campionato, alla rateizzazione INPS ereditata dai Tesoro (esodi per calciatori venduti nel lontano dicembre di 2 anni fa), al contenzioso col Fisco per IVA non pagata su alcune prestazioni di collaboratori, osservatori e procuratori (una "cartella" salatissima ereditata dal 2011 e che sta per andare a sentenza definitiva). In tutto, tra iscrizione al campionato, trance da pagare all'INPS e "mazzata" dall'Erario, siamo oltre i 2 milioni di Euro, così, tout court, solo per rimettere in moto la macchina.

Arrivano i rinforzi - Si tratta della stessa somma, o quasi (1,5 milioni) che garantirà il nuovo socio Manuela Ferrari, non appena sarà ratificato il suo ingresso nel club. Nel frattempo, o per intero o per la differenza (intorno ai 500mila Euro), i vecchi soci dovranno mettere di nuovo "le mani in tasca", per evitare problemi di gestione finanziaria al club. I "salvatori" del Lecce, dunque, saranno chiamati nelle prossime ore ad apportare questi 2 milioni, sperando di farne rientrare almeno 1,5 con l'arrivo del denaro liquido che sarà garantito dalla Ferrari. Ma intanto dovranno ancora una volta operare sulle loro capacità finanziarie per tenere a grandi livelli il Lecce.

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