FUMOGENI, CORI, APPLAUSI PER FEDERICO: ora sia fatta chiarezza sulla morte di un 32enne che stava realizzando i suoi sogni
Un'intera comunità paralizzata dal dolore, condiviso in piazza dai ragazzi della Curva Nord che hanno perso un amico
PRESICCE ACQUARICA DEL CAPO - Tanto dolore, ma anche fumogeni, applausi, cori, per l'ultimo saluto a Federico Lecci, il 32enne ultras giallorosso morto lunedì pomeriggio.
I funerali del giovane si sono svolti nella Chiesa di Sant'Andrea a Presicce Acquarica del Capo, dove un'intera comunità ha partecipato al dolore della mamma Anna, dei parenti e degli amici del giovane.
Dolore misto a rabbia per una morte che si poteva evitare: dopo alcune fitte intestinali qualche settimana addietro Federico si era rivolto ai medici dell'ospedale di Tricase che l'avevano subito operato per sospetta colecisti. Durante l'intervento chirurgico l'equipe medica ravvisa però ben altre problematiche all'interno dell'intestino di Federico che finisce così altre 2 volte sotto i ferri in pochissime ore, questa volta per sospetta pancreatite. Uno stress chirurgico che il cuore del giovane non ha retto, con due arresti cardiaci durante gli interventi.
Un quadro complessivo che è precipitato sino alla morte del 32enne che sino a qualche giorno prima stava bene, aveva trovato stabilità lavorativa all'EuroSpin di Gagliano del Capo e si divideva tra lavoro, le passioni e gli amici del paese, la Curva Nord, tutto sempre con dinamismo. Nulla che facesse presagire questo drammatico sviluppo degli eventi e questo tragico destino.
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