LECCE - Il dinamismo di Salvi, le qualità tecniche di Herrera.

Coppia vincente - Bollini ha assemblato un centrocampo finalmente perfetto per la sfida con l'Aversa. Con il collaudato Papini, che certo non rappresenta una sorpresa come play davanti alla difesa, il tecnico si è affidato alla coppia di interni composta da Salvi e Herrera, rinunciando a Mannini, inizialmente dirottato in panchina. La scelta si è rivelata azzeccata, perchè Moscardelli a parte proprio il romano ed il panamense sono stati i migliori in campo del Lecce.

Quantità e fantasia - Salvi è parso letteralmente indemoniato: forse scottato dall'esclusione di Cosenza il centrocampista ha disputato una grande prova, sia in fase propulsiva che in fase di contentimento. E' andato alla conclusione, ha regalato l'assist a Gustavo per il 3° gol, ha tappato qualche falla apertasi nella linea mediana. Sorprendente, in positivo, anche Herrera: il panamense ha regalato giocate di grande qualità, colpendo anche un palo. Ma anche lui si è sacrificato in fase di contenimento.

Equilibrio - Grazie all'inatteso spirito di sacrificio di Herrera (Salvi non è certo una novità sotto questo aspetto), il Lecce ha trovato subito un assetto equilibrato. Aspetto da non sottovalutare, perchè oltre ai 3 gol (e alle tante occasioni create) i giallorossi hanno concesso pochissimo agli avversari: giusto qualche mischia dalle parti di Caglioni, un paio di conclusioni poco pericolose ed un solo vero brivido, l'incrocio dei pali colpito nel finale da Giannusa, quando però il successo del Lecce era ormai largamente in archivio e per giunta su calcio piazzato. Con 2 pistoni così nel motore il Lecce può continuare la rincorsa.