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FALCONE A CUORE APERTO: "i miei parenti tiferanno Roma..., è una sfida in più per me"

Le parole del portiere del Lecce, ospite dell'approfondimento di DAZN

LECCE - Wladimiro Falcone a cuore aperto.

Il portiere del Lecce si è praticamente “confessato” ai microfoni di DAZN, raccontando tutto della sua esperienza giallorossa, del suo “derby” personale con la Roma di lunedì, della Nazionale, dei punti di forza e dei punti di debolezza su cui crescere ancora.

Ecco i contenuti di questa lunga intervista per i nostri lettori.

Palle alte - “Ci riserviamo un giorno alla settimana di allenamento monotematico solo sulle palle alte. Qui a Lecce il vento fa la sua parte, rende tutto più difficile. Al contempo uscire in presa con questa variabile ti fortifica, ti rende più consapevole che devi fare bene su ogni pallone. Devi guardare tante cose, chi c'è davanti dove finirà il pallone, se ci sono compagni o avversari. Molti pensano che sia tutto facile, ma in A gli attaccanti e i crossatori hanno il piede importante, mettono palloni difficili”.

Cinema da bambino - “Sono a mio agio davanti alle telecamere, da bambino ho fatto cinema, anche se certamente sto meglio in campo…”.

Ricordi - “Sono nato e cresciuto a Roma, famiglia romanista, il tifo è stato inevitabile. Non credo proprio che lunedì faranno il tifo per me, lo capisco, sono romanisti veraci, sino al midollo. Per me sarà una bella responsabilità in più, una pressione positiva, devo fare ancora di più del 100%”.

Parate dell'anno - “Secondo me quella su Asllani, autore di un bel tiro da fuori. In assoluto da quando sono a Lecce il rigore di Monza a Gytkjaer è stato parato bene, con una mano, e valeva tantissimo”.

Cammino personale - “So di venire da prestazioni importanti e stagioni positive qui nel Salento, ma devo continuare a crescere. Il fatto di essere tra i portieri che ha fatto più parate in A mi gratifica, ma non basta”.

Nazionale - “L'anno scorso è arrivata quella convocazione, un sogno davvero. Con Spalletti però non ho parlato mai, so che ha dei portieri che vengono chiamati sempre e che stanno facendo benissimo, so che non tornerà a breve la maglia azzurra…”.

Lecce - “Ho trovato stabilità, sto benissimo, la città mi piace, la gente è fantastica, la cucina pure, il clima è bellissimo, il mare non c'è bisogno che lo dico… Qui c'è tutto per stare bene”.

Momento - “L'anno scorso come squadra abbiamo passato più o meno la stessa situazione, non è cambiato l'allenatore ma siamo arrivati anche a 7 sconfitte di fila. Quest'anno siamo un po' nella medesima condizione, con l'unione e la voglia di uscirne insieme che è rimasta intatta”.

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