GALLIPOLI - "Non è nulla di grave può tornare a casa”.

Con queste parole i medici del Pronto Soccorso di Gallipoli hanno liquidato la febbre altissima di una bambina di due anni, tenuta due ore in coda in ospedale prima del precipitarsi delle sue condizioni e purtroppo della sua morte.

Vogliono vederci chiaro i genitori della piccola Ludovica, sprofondata in uno stato di semicoscienza in due ore di permanenza in coda al Pronto Soccorso della “Città Bella”, poi morta per encefalite fulminante nel giro di 72 ore.

La famiglia della piccola, straziata dal dolore, si è rivolta alla magistratura con una denuncia per il reato di responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario.

Nel pomeriggio del 26 dicembre scorso alla piccola sale la febbre, improvvisamente, sino a 41, una temperatura allarmante e che ha fatto correre i suoi genitori in ospedale. Qui viene drammaticamente sottovalutato il problema, un codice verde con attesa di 2 ore in fila al Pronto Soccorso. Poi un trasferimento in ospedale sempre in codice verde e senza medico all'ospedale di Lecce per mancanza di posti letto e a Lecce l'agonia di due giorni della piccola: immediatamente intubata, sottoposta a TAC e altre verifiche alla bambina è stata diagnosticata l'encefalite fulminante che l'ha portata alla morte il 29 dicembre.