VERONA - Privo della regia dell'eterno capitano 36enne Veloso e del frizzante Lasagna (uno che al Lecce fa sempre male…), il Verona di Zaffaroni arriva nel Salento con il suo 4-4-2 carico di attese per dare una svolta e uno strappo in zona salvezza dopo una rincorsa incredibile partita dai bassifondi della Serie A.

Davanti a Montipò la difesa a 4 con Faraoni e Dawidowicz sulle corsie, centrali Magnani e Hien. In mezzo Depaoli, Tameze, Abildgaard e Lazovic che avrà anche facoltà di accentrarsi per fungere da “falso” trequartista, dietro alle punte Verdi e Djuric o proprio con Verdi stesso in una coppia di trequartisti alle spalle dell'unico riferimento centrale d'attacco.