LECCE - Non poteva essere più tempestivo l'inserimento di Marconi nei meccanismi dell'attacco del Lecce.

Su di lui ci concentriamo nella nostra analisi settimanale, perchè l'attaccante di Follonica ha saputo cogliere l'attimo e dimostrarsi pronto, prontissimo, degno erede dei suoi predecessori giallorossi che hanno fatto del "gol di scorta" l'arte principale e vincente per portare a casa campionati importanti, anche per andare in A (vi dice niente Rizzolo...?).

Marconi è stato bravo a giocarsi al meglio le sue opportunità, nel momento di legittimo appannamento del bomber Caturano, nel pieno di una stagione stratosferica in cui si è messa di traverso questa maledetta e fastidiosissima infiammazione al ginocchio sinistro.

Niente paura, c'è Marconi, due reti in due partite e mezza (era entrato anche a Caserta, concludendo in porta un paio di volte, ma male). Premiato anche l'investimento della società, che ha colto l'esigenza di doversi assicurare un altro attaccante individuandolo in questo ragazzo poco valorizzato ad Alessandria e arrivato, anche voi lettori dovete essere onesti, nello scetticismo generale.

Un gol alla Ibrahimovic a Reggio Calabria (FOTO SOTTO), un altro facile facile con la Vibonese (FOTO SOTTO), ma poi anche tanto sacrificio, un palo incredibile, calciando da terra, un paio di voli in cielo a colpire di testa anche in mezzo a due avversari, insomma tanta voglia di divorarsi il campo, di mangiare l'erba e faticare. Un giocatore alla Palmieri...