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Su SoloLecce.it. LE PAGELLE POCO SERIE. Non prendetele sul serio

Tornano le nostre "freddure" sulla prestazione dei giallorossi: da non perdere

LECCE - Anche per questo turno di campionato ecco le pagelle poco serie di SoloLecce.it. Da non perdere, ma anche da non prendere troppo sul serio…, mi raccomando!

FALCONE - Quelle su Cacace ed Esposito sono belle parate, sui fondamentali del ruolo non delude mai. L'impressione è che sul gol dell'Empoli possa fare qualcosa in più mettendo il nasino oltre la linea di porta. Con il pallone tra i piedi resta un cataclisma. VOTO 6.

GUILBERT - Il solito “Rambo”. Agonismo per tutti e 90 i minuti, buone ripartenze quando serve, ossia nel 1° tempo in cui il Lecce è sbarazzino, poi di nuovo un 2° tempo sottocoperta col coltello tra i denti. E' uno contro cui se ci vai a sbattere ti fai male. Tu. Non lui. VOTO 7.

BASCHIROTTO - Che bella sarebbe la Serie A fossero tutti scarsi quanto Colombo. VOTO 6.5.

JEAN - Il consiglio è un rapido cambio di biancheria intima sporca ogni fine partita. Gioca molto spaventato, tanto, ed è un peccato perché qualche buona chiusura c'è. Prevale però la voglia di non sbagliare, di sbarazzarsi del pallone senza costruire, di allontanare pericoli senza ragionarci tanto attorno. E' una fase in cui è spaventatissimo. Nella ripresa Giampaolo gli mette la badante Bonifazi accanto per farlo stare più sereno, perché il gol preso è pure mezza colpa sua. Complessivamente non demerita per impegno. VOTO 6.

DORGU - Soltanto per una persona nel mondo è un terzino, ma quella persona pur di non cambiare una opinione delle sue monolitiche certezze infallibili sarebbe capace di schiantarsi contro un un muro di testa. Difensivamente un terremoto, si perde tutti, fa quasi segnare Grassi che non segna in una porta avversaria da 5 anni, fa segnare Cacace, combina una catastrofe dietro l'altra. Poi apre il gas in attacco, il suo posto, e serve il 3-1. Il voto è dunque complessivo… VOTO 6.

COULIBALY - Gara di grandissima sostanza e presenza, lotta come un leone facendo 3 ruoli. VOTO 7.5.

PIERRET - Buon 1° tempo, ripresa a rincorrere sempre con troppi affanni. VOTO 6.

RAMADANI - Prova a lanciare in contropiede l'Empoli in uno dei suoi pezzi forte: la perdita del possesso del pallone con la squadra spezzata in avanti in ripartenza. Fortunatamente il materiale umano avversario è quello che è, i suoi dirimpettai si fermano da soli nella circostanza. VOTO 5.

HELGASON - L'eredità di Rafia per noi era roba pesante da digerire, come un piatto di fagioli. L'islandese risponde bene, molto bene, con tanta corsa e buona tecnica, innescando anche il gol del vantaggio che apre la partita. Poi torna Helgason quello vero e vola via come un foglio di carta al primo contatto nell'occasione che porta l'Empoli al 2-1. A quel punto Giampaolo sa che è tempo di riaccomodarlo in panchina, prima che anche caratterialmente scivoli nella prestazione. Anche qui voto complessivo, a 2 facce… VOTO 6.

KABA - 1° cambio per ribadire che l'asticella è alta, uno esce l'altro entra. Peccato che quello che entra non si regga neppure in piedi. I suoi 40 minuti in campo sono una prova cinematografica di surrealismo: sembra lì per caso, fa solo guai. Imbarazzante. Prestazione che rasenta la comicità. VOTO 4.

MORENTE - Corsa, “garra”, il 3° gol italiano e tantissime botte. Date e prese. VOTO 7.

KARLSSON - Entra con l'atteggiamento delle ballerine di tiptap. Altri 10 minuti più recupero buttati nel cesso. VOTO 5.

KRSTOVIC - L'unico mancino che non sa di esserlo. Anche perché con quel destro di legno che si ritrova “liscia” soltanto palloni a porta vuota (quando segna Morente) e tira addosso ai portieri avversari. Di lui si santificheranno però i 2 gol con cui manda in orbita il Lecce. E' per conseguenza il migliore in campo, pur restando un attaccante che spreca tanto e spesse volte l'impossibile. VOTO 8.

PIEROTTI - Generosità da vendere, qualche “cartone” rifilato qua e là, ci mette il giusto tasso di delinquenza di chi viene dall'Argentina più amara: non si tira indietro davanti a nulla. Giocatore che ci piace, un po' Paciocco un po' Osvaldo. Un criminale sostanzialmente. VOTO 6.5.

BONIFAZI - Entra per fare da assistente sociale a Jean e lui, un po' di sguincio e un po' di mestiere, riesce almeno a fare sempre la cosa giusta. Un paio di buone uscite col pallone accompagnate a un altro paio decisamente meno buone. VOTO 6.

GIAMPAOLO - Fa un capolavoro riducendo i rischi nel finale, con Bonifazi a rafforzare gli ormeggi, liberando contestualmente Dorgu dalla sua condizione di difensore dannoso come la peste. Proprio la sequenza fattuale gli dà ragione, con il 3-1 di Krstovic nato proprio da una giocata di Dorgu a briglie sciolte. 11 punti in 8 gare a Lecce: sono i numeri a promuoverlo con un organico scadente e poche alternative. VOTO 8.

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