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LECCE: CAOS TATTICO, PAURA, GAZZARRA FINALE. Si è rotto tutto. La cronaca

I giallorossi perdono la testa, prima ancora che pareggiare la sfida interna con il Siracusa. Promozione lontana

LECCE - Un pomeriggio da dramma calcistico.

Il Lecce non sa più vincere in casa, raccatta un altro pareggio con il Siracusa (che non gioca tutto il secondo tempo) e mette sul piatto d'argento a Catania e Trapani l'opportunità di essere arbitri dei rispettivi destini. E già, proprio così, pur davanti di due punti i giallorossi anche vincendole tutte (il come bisognerebbe capirlo) non sarebbero promossi in caso di filotto di una delle due.

Lampo - Questa volta Liverani punta sulla formazione attesa alla vigilia e che vi avevamo largamente preannunciato. In attacco c'è la coppia composta da Saraniti e Di Piazza, con Costa Ferreira trequartista. L'unica sorpresa è Ciancio sulla corsia di sinistra per Di Matteo, ma anche qui c'era un ballottaggio annunciato. Il Lecce parte forte, al 3' reclama un rigore per un contatto su Di Piazza in area che pare evidente. I giallorossi passano comunque: siamo al 4', punizione perfetta di Arrigoni e altrettanto preciso stacco di testa di Marino che firma il primo centro in giallorosso.

Sorpresa - La gioia dura poco, appena 9 minuti. Al 13' c'è un cross di Parisi, un colpo di testa di De Silvestro con il pallone che va a sbattere su Lepore e poi finisce in porta. Lecce che accusa il colpo: al 16' solo Perucchini riesce ad evitare il sorpasso, su Parisi che conclude in piena area in diagonale. Passa mezz'ora e Liverani cambia: fuori Armellino (che non gradisce) e dentro Tsonev, bene a tratti, poi fumoso e arruffone nella ripresa.

Occasioni - L'avvio della ripresa è veemente, anche perchè il Siracusa se la gioca senza pensieri, non ha nessuna fretta di accelerare. Al 7' Tsonev colpisce il palo, sulla ribattuta Di Piazza spreca a porta vuota ma in precario equilibrio. Al 10' salva tutto Tomei, su colpo di testa all'angolino di Mancosu. Il Lecce insiste, ma non sfonda, Liverani inserisce Dubickas, Tabanelli e Di Matteo, ma saranno cambi infruttuosi. Arriva una grandissima occasione per Saraniti che da pochi passi si fa deviare un tiro a botta sicura sulla traversa. Poi al 35' Perucchini sventa una ripartenza, l'unica, di tutto il secondo tempo degli aretusei, con un'uscita bassa. Finale incandescente per un rigore reclamato dal Lecce e non concesso dall'arbitro per un fallo su Mancosu nell'ultimo minuto di recupero. Finisce 1-1 con la contestazione di uno stadio intero per un Lecce che non vede più la luce all'uscita del tunnel in cui si è inspiegabilmente infilato. Al fischio finale gazzarra contro l'arbitro, di tutta la squadra e la dirigenza giallorossa, che avrà certamente ripercussioni in sede di giustizia sportiva. Il giocattolo del Lecce si è rotto.

TABELLINO

LECCE - SIRACUSA 1-1

Marcatori: Marino al 4' p.t., Lepore (autorete) al 13' p.t.

Lecce (4-3-1-2): Perucchini; Lepore (dal 28' s.t. Di Matteo), Cosenza, Marino (dal 28' s.t. Dubickas), Ciancio; Armellino (dal 28' p.t. Tsonev), Arrigoni, Mancosu; Costa Ferreira (dal 28' s.t. Tabanelli); Saraniti, Di Piazza (dal 12' s.t. Caturano). (Chironi, Valeri, Megelaitis, Gambardella, Persano, Legittimo, Selasi). Allenatore Liverani.

Siracusa (4-2-3-1): Tomei; Daffara, Giordano, Altobelli, Liotti (dal 23' s.t. Bruno); Palermo, Mancino; Parisi, Catania (dal 15' s.t. Marotta), De Silvestro (dal 15' s.t. Grillo); Scardina (dal 1' s.t. Calil). (D'Alessandro, Di Grazia, Mangiacasale, Vicaroni, Mazzocchi). Allenatore Bianco.

Arbitro: Cipriani di Empoli (Parrella-Mansi).

Note: spettatori 11525, di cui 4583 paganti e 6942 abbonati, allontanato per proteste dalla panchina il Direttore Sportivo del Lecce Meluso, angoli 4-3, recupero 1' p.t., 4' s.t.

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