CORINI SI TIENE STRETTO IL SUO BONIFICO: dice "no" al Vicenza, resta sotto contratto
Il tecnico si tiene stretto lo stipendio giallorosso e rifiuta la panchina dei biancorossi
VICENZA - Eugenio Corini ha detto “no”, preferisce restare ancora a libro paga del Lecce.
Il tecnico bresciano che lo scorso anno ha firmato un triennale con la società giallorossa prima dell'esonero maturato bruscamente al termine dell'ultimo campionato cadetto era il primo nome sul taccuino del vulcanico Presidente del Vicenza e patron della “Diesel” Rosso, ma ha rifiutato non ritenendo ancora giunto il suo momento per lasciare lo stipendio salentino per rimettersi in gioco.
Evidentemente Corini attende ancora qualcosa di più importante, un progetto più consistente o ancora meglio una opportunità improvvisa nuovamente in Serie A, dove già alla terza giornata le premesse parlano di vorticosi cambi di panchina e due esoneri maturati a Cagliari e Verona dopo 270 minuti appena di campionato.
Va detto che a Vicenza la società si è ufficialmente presa soltanto un periodo di cosiddetta “riflessione” e che Di Carlo non è stato ancora esonerato: per la sua sostituzione in Veneto pensano anche a Di Biagio, Marino, Oddo e Venturato.
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