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Da non perdere. La "PAGELLA MERCATO" con le parole di ELIO DONNO. Un grande regalo per i nostri lettori

SoloLecce.it ha intervistato il "maestro" del giornalismo salentino e non solo. Ecco i suoi voti al Lecce

LECCE - SoloLecce.it questa volta ha fatto il "colpo". Un "colpo" non da tutti, tanto è riservato e schivo l'approccio alla professione del nostro interlocutore.

Ha accettato un'intervista con noi il collega ed esempio professionale più illustre di questo territorio e non solo, unanimemente riconosciuto per la sua esperienza e professionalità anche a carattere nazionale, firma storica del Corriere dello Sport e da decenni ai vertici nazionali dell'Ordine dei Giornalisti.

Parliamo di Elio Donno, che ci ha stilato la sua prestigiosa "pagella" di mercato, alla fine delle operazioni di gennaio del Lecce. Una riflessione da non perdere, che ci arricchisce e rende orgogliosi, un bel regalo per voi che nelle 2 settimane più calde del mercato ci avete letto anche con picchi di 45mila pagine aperte al giorno.

Il mercato - "Si è trattato di una sessione di mercato estremamente positiva: la società e il DS Meluso hanno lavorato nel migliore dei modi per permettere a Padalino di portare a conclusione positiva il suo compito".

I "colpi" - "Sicuramente Costa Ferreira può essere considerato tale. Un elemento che ai più è sembrato arrivare nel Salento all'improvviso, ma le cui qualità sono ben note al grande pubblico ed ha chi l'ha già apprezzato con il Catanzaro. In avanti la nobile scelta di affidare al giovane Persano il ruolo dell'attaccante di riserva non ha prodotto i frutti sperati, anche se il ragazzo ha dimostrato di essere un giocatore di prospettiva, forse non pronto per un ruolo simile in una squadra che lotta per i vertici del campionato e che ha bisogno di un attaccante di scorta già esperto. Per questo è arrivato Marconi, un ragazzo che secondo il mio parere possiede caratteristiche uniche nella rosa di questo Lecce. Come Costa Ferreira anche Agostinone ha spiegato in pochi minuti perchè il suo acquisto sia stato così caldeggiato dal mister per ordine e disciplina tattica. Il vero colpo però è il ritorno nel Salento di Perucchini, un lusso per questa categoria, con il valore aggiunto di essere conosciuto dalla piazza, di non aver nessuna problematica di inserimento. Sono convinto che potremo vivere un gran finale di stagione".

Difesa "corta"? Nessun problema - "Ho avuto modo di leggere sui forum, nella rete e sui giornali che molti lamentano l'assenza di un centrale in più che possa rimpiazzare le partenze di Vinetot e Freddi. Vorrei su questo fare delle precisazioni, vi ringrazio per permettermelo. La prima è di carattere regolamentare: il Lecce con gli ultimi arrivi aveva finito i posti over, gli spazi dedicati agli anziani. La seconda considerazione è statistica, riguarda l'impiego dei calciatori partiti che superata abbondantemente la metà del campionato hanno giocato sommati in due pochissimi minuti e mai contemporaneamente. Chi ha tirato la carretta per tutta la stagione è stato il trio di centrali Cosenza-Giosa-Drudi, che grazie ad una rotazione tra loro quasi naturale hanno consentito a Padalino di avere sempre una coppia di rilievo assoluto in campo, fresca anche come condizione fisica, non logorata, e un'alternativa di prestigio in panchina. Pensare che si possa in 14-15 giornate ribaltare una statistica così netta significa davvero essere estremi".

Fiducia - "Se sono fiducioso? Certo che lo sono. Stiamo parlando della capolista, con il Matera, che sta iniziando a creare un solco importante su chi insegue. C'è chi come la Juve Stabia ha fatto un mercato di proclami faraonici, senza raccogliere nulla (1 punto nelle ultime 2 partite). Ritengo che siamo padroni del nostro destino, che è la cosa più importante: ci sono i presupposti per continuare a far bene. La promozione dipende dal Lecce".

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